MORTI SUL LAVORO: UN DRAMMA SEMPRE CRESCENTE E NON PIU’ TOLLERABILE!

Non passa giorno che non si verifichino incidenti sul lavoro.
E’ una continua strage con almeno un morto al giorno.
Purtroppo queste tristi morti sono tanto diventate normali che ormai i giornali ne
danno notizia con un breve trafiletto nelle pagine interne.
Eppure si tratta di esseri umani che sono usciti di casa per andare a guadagnare
qualcosa per la famiglia. Moglie e figli non li vedranno tornare.
E’ di oggi la notizia di un operaio di sessanta anni morto nel cantiere che sta
realizzando un raccordo ferroviario per la nostra metropolitana.
Imperizia, mancato rispetto delle norme di sicurezza, fatalità? Saranno gli
accertamenti della magistratura a tentare di dare una spiegazione che, ovviamente,
non diminuirà il dolore dei familiari e dei colleghi.
Il sindacato farà le sue ore di sciopero.
I politici faranno le solite dichiarazioni di cordoglio, e poi ? Tutto come prima.
In Italia abbiamo l’Ispettorato del lavoro a cui compete, o dovrebbe competere, il
controllo sul rispetto delle norme di sicurezza nell’interesse dei lavoratori.
Ma funziona effettivamente questa struttura?
Risulta che da anni non vengano effettuate assunzioni.
Risulta che mediamente una impresa venga controllata al massimo ogni dieci anni.
Evidentemente gli strumenti in mano ai pochi funzionari sono pochi e spuntati, ma
non si vede come non possa esser preso qualche provvedimento.
E non parlo solo dell’aumento, necessario ed urgente, dell’organico.
Parlo anche della opportunità di aumentare i controlli.
Chiunque giri per le strade e veda operai al lavoro, specialmente quelli impegnati
nell’edilizia, si accorge che qualcosa non quadra.
Quanti operai vediamo con il casco obbligatorio?
E siamo sicuri che i tanti poveri extracomunitari che fanno i lavori più umili in quel
settore siano in regola con le dotazioni di prevenzione e con i contributi?
Quante volte abbiamo letto, in caso di infortunio ad un extracomunitario, di datori
di lavoro che hanno trasportato il corpo del ferito o del morto fuori dalla propria
azienda per non fare scoprire le loro inadempienze?

Tanti sono i problemi che assillano la nostra nazione, moltissimi lasciati da anni di
disinteresse colpevole, ma è il momento di dire a gran voce BASTA e smetterla con
gli scioperi di apparenza, per dar vita alla sostanza. Le aziende attuino tutte le prerogative antinfortunistiche senza risparmio, anzi investendo adeguatamente in “sicurezza” nei cantieri di lavoro.
L’Ispettorato del lavoro faccia la sua parte, malgrado le attuali difficoltà.
Ed i suoi dipendenti chiedano a gran voce un aumento dell’organico.