Il silenzio é sempre più assordante sui marittimi siciliani sequestrati dai “pirati” di Haftar!!

L’otto di Ottobre, su queste colonne, ci siamo occupati dell’inquietante sequestro in mare dei nostri pescatori siciliani, cui si aggiungono altri marinai di diverse nazionalità imbarcati sui due pescherecci battenti bandiera Italiana, perpetrati dalle milizie libiche ed irregolari del Generale Khafira Aftar.

Siamo giunti al 14 di Ottobre e cioé 44 giorni dal piratesco sequestro dei libici , e dei nostri marittimi non parla o scrive più nessuno!

Non un rigo sulla stampa nazionale. Muti i grandi quotidiani milanesi, romani, torinesi.

Rimangono con il lumicino accesi a cercare di evitare che cali ancor più inesorabilmente l’attenzione su questa gravissima e proditoria vicenda di pirateria internazionale i pochi quotidiani locali e il nostro “Campo Sud Quotidiano”.

Ma va anche segnalato che i parlamentari di Fratelli d’Italia, intervenuti nel dibattito generale per l’approvazione in Parlamento dell’ultimo DPCM Anti-Covid, non hanno lesinato critiche feroci e severe all’indirizzo del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Affari Esteri, rei di aver agito sin ora con troppa morbidezza e di aver posto in essere azioni diplomatiche e politiche  risibili e inconcludenti nei confronti del Generale libico Haftar e dei suoi aguzzini irregolari.

Campo Sud continuerà a monitorare questa vergognosa vicenda di pirateria libica, informando costantemente i nostri lettori. Ma, soprattutto, insisterà nella sollecitazione di interventi risolutivi della Farnesina e di Palazzo Chigi, finché non si sarà arrivati alla liberazione dei nostri marittimi tutt’ora detenuti illegittimamente  in terra libica.