Why not ? No, so guaie ‘e notte !!

Uniti nella buona e nella cattiva sorte. Sicuramente nessuno avrà da ridere nell’applicare questo vecchio adagio alla signora Eleonora De Majo e al compagno – stavolta di vita – Egidio Giordano, entrambi assessori al Comune di Napoli, lei con delega Cultura, lui responsabile dei Beni comuni e delle Politiche sociali della III municipalità del capoluogo partenopeo. Entrambi provenienti dallo stesso centro sociale, Insurgencia, prolifico vivaio cui attingere per la giunta de Magistris.
Denunciati entrambi per detenzione di materiale esplodente nel corso di una perquisizione ordinata dai Pubblici Ministeri della Procura napoletana.
La perquisizione, in realtà, era volta ad accertare le posizioni di Gennaro Grosso, esponente del tifo azzurro, circa la composizione della commissione che avrebbe dovuto “scegliere” la statua di Maradona che i napoletani avrebbero dovuto pagarsi e gli amministratori avrebbero dovuto collocare nei pressi dello Stadio Maradona”. “Folkloristico” progetto denominato Sinfonia della Felicità, di cui Campo Sud si è già occupato, secondo il quale si chiedeva al popolo dei tifosi azzurri di finanziare una statua del Pibe de Oro (operazione immaginata in autofinanziamento, tenendo conto delle disastrose finanze del Comune di Napoli!). Gli Assessori comunali, coadiuvati da alcuni “esperti” appositamente nominati, avrebbero poi scelto la statua (quella che dicevano loro) e  collocata (dove dicevano loro). Come a dire “mangia, cornuto, ché la roba è la tua”.
Secondo gli inquirenti, l’ultrà del Calcio Napoli avrebbe esercitato pressioni sul Giordano pur di far parte della commissione giudicatrice, oggi abbandonata, e sempre il tifoso sarebbe coinvolto anche negli scontri di piazza del 23 ottobre scorso, seguiti alle stringenti misure anticovid  del secondo governo Conte ed acuite oppressivamente dal fobico De Luca.
Circostanza prontamente smentita dall’assessora “gruppettara” che  prontamente rimarcava la precisa volontà da parte della giunta arancione/multicolor di coinvolgere il tifo organizzato nell’omaggio al D10S.
È bastata, al contrario, la detenzione di 7 lacrimogeni per far scattare la denuncia per la coppia di assessori “socialmente insorgenti”, già vecchie conoscenze delle Forze dell’Ordine.
Sempre i due assessori&compagni, lo scorso giugno presero parte, se non ai tafferugli, sicuramente alle successive manifestazioni di protesta che seguirono gli scontri in Piazza Bellini, quando alcuni esponenti dei centri sociali si rifiutarono di fornire le proprie generalità in fase di controlli di polizia, da cui scaturì un parapiglia sfociato in cori e cortei con lanci di bottiglie ed aggressioni ripetute all’indirizzo degli agenti, con immancabili feriti tra le fila dei tutori dell’Ordine.
E se per l’assessora era giusto protestare, il compagno bollò addirittura come falsi i referti medici degli appartenenti alla forza pubblica recatisi in ospedale per le ferite riportate negli scontri. Forze di Polizia che furono accusate, sempre dall’assessore Giordano, di aver volontariamente danneggiato i propri automezzi di servizio, pur di dimostrare la violenza premeditata degli scalmanati manifestanti……….
Chissà se stavolta i lacrimogeni, detenuti in numero plurimo, saranno sufficienti per far scattare l’onta della banda armata o, in alternativa, dell’associazione a delinquere per il  nostro “Duo Istituzionale” in salsa Arancione e i loro amichetti esagitati!!
Non proprio una bella figura, seppur in scadenza di mandato, per due rappresentanti delle istituzioni cittadine come la De Majo e il suo compagno, nonché per il sindaco de Magistris costretto, quest’ultimo, “a riparare” in terra Calabra per tentare una nuova (dis)avventura politica sulla pelle dei cittadini di quella già tanto martoriata regione meridionale. Regione che di tutto potrebbe aver bisogno, tranne che della demagogica, imbelle ed inconcludente esperienza politico-amministrativa del nostro, ancora per poco, Sindaco con la bandana!