VAI VICIENZO……… esilarante macchietta dell’impalbabile governo regionale!

L’ora delle decisioni irrevocabili è giunta. L’ora di metterci davvero la faccia e sfuggire alle millanterie, è questa. In piena campagna elettorale balneare. Per Vincenzo De Luca dovrebbe essere una passeggiata, un tuffo a mare. Lui, il legislat(t)ore propagandistico che supera in squilibrio persino Conte ed i suoi Dpcm; lui che supera pure il Trump del “law and order” (legge e ordine) nella battaglia ai cinghialoni gaudenti per una laurea; lui che è fortunato persino nella sfortuna, adesso dimostrerà la sua vera faccia. E con un tempismo (elettorale e propagandistico) che è come una manna(ia) dal cielo.
Mentre l’Italia e gran parte del mondo sta per tirare un sospiro di sollievo dal punto di vista epidemiologico e pensa alle vacanze; la gente scende in strada per protestare per la nuova emergenza di Mondragone che piomba nel terrore per un altro focolaio accesosi (o meglio importato) in palazzoni occupati in prevalenza da immigrati bulgari e un numero imprecisato di Rom. Nel frattempo, all’ospedale di Sessa Aurunca, una donna di origine bulgara risultata positiva al Covid, ha dato alla luce un bambino – per fortuna non positivo ai test – facendo registrare 9 casi di nuovo contagio. Divenuti in poche ore una sessantina.
Immediata la dichiarazione della zona rossa della cittadina del litorale Domizio. Con obbligo di quarantena, che, stando ai proclami del Governatore campano, durerà fino al 30 giugno. Dunque solo una settimana, per tutti gli occupanti del comprensorio abitativo occupato. Poco più di una barzelletta!
Immediate le proteste dei residenti, pardon occupanti, per lo più braccianti e manovali che, vivendo alla giornata, non ci stanno ad essere chiusi dentro le abitazioni come un italiano qualsiasi. Case per giunta occupate abusivamente e, pertanto, chi vuoi che si preoccupi di essere veicolo di contagio per la restante parte della popolazione e per tutti coloro che orbitano nel bacino d’utenza della cittadina casertana?
“Screening di massa su modello Ariano Irpino”, annuncia gridando “lo sceriffo”, per un pugno di voti in più. Ma all’appuntamento non tutti si sono presentati. La gran parte degli immigrati è già fuggita. (sotto gli occhi di tutti!!) . Per non essere trasportata nel centro Covid di Maddaloni e non incorrere in lungaggini medico-burocratiche, dimostrando sul campo abbandonato, ferrea ed orgogliosa difesa dello loro status di invisibili, finora gelosamente mai palesata.
Ma De Luca è anche esponente del Pd, il partito difensore e amico di tutti. Tranne che degli Italiani. E prima di tutti coloro che Italiani non sono. Già, proprio il suo PD, che solo cinque mesi orsono non aveva la minima intenzione di ricandidalo per la corsa a Palazzo Santa Lucia. Ma tutto cambia e ora, grazie alla pandemia e alle sue sparate comiche da sceriffo, basta attenersi alle “linee guida” democratiche e la candidatura non gli viene più negata. Per cui, si abbassino i toni, niente vocazione ai lanciafiamme, nessuna invocazione al Napalm (che non è il loro trisavolo ulivo), niente Carabinieri sui pianerottoli (eppure lì servirebbero per davvero), niente divieti di festeggiamenti di lauree e diplomi nonostante questo sia proprio periodo di sessioni di esami scolastici e universitari , niente epiteti metaforici: si dovesse mai minimamente ledere la dignità di qualcuno!
Il calderone è già pronto, tante pance sono vuote e il carrozzone si è avviato per la discesa: poteva capitare occasione più ghiotta di questa a De Luca? Lui che è stato l‘uomo che a mani nude ha combattuto il Coronavirus. Potrà coronarsi di un altro successo il novello Napoleone?
Ma non è sempre Natale e ad incoronarlo, stavolta, dovranno essere i cittadini campani. Quelli che hanno capito che il lockdown, cioè a dire la chiusura selvaggia e totale, è servita esclusivamente ad affamare; a creare nuova povertà e ad aumentare la disoccupazione. Quei campani ormai consapevoli che la chiusura indiscriminata voluta da Vicienzo non è stata altro che il tappeto sotto cui nascondere la gestione dissennata della Sanità, con gli spostamenti di medici e paramedici per favorire l’amico o il compare. L’insufficienza o meglio l’inesistenza di apparecchiature mediche, diretta conseguenza dei tagli farneticanti alla Sanità di cui egli, sempre lui, è stato Commissario Straordinario per lungo tempo. E se il virus qui non ha attecchito, non è stato grazie alla mascherina monouso fornita in doppia razione qualunque sia stato il numero del nucleo familiare e con tanto di foglietto illustrativo ben marchiato dalla Regione che spiegava che quel presidio sanitario non era uno strumento di protezione individuale. Ma piuttosto per ragioni climatiche e ambientali che hanno reso, da subito, meno pernicioso e violento il virus maledetto. O forse sarà stato per l’intercessione dei Santi e Patroni Campani, da S. Gennaro, a San Giuseppe Moscati, passando Per S. Pio da Pietrelcina, San Procolo, San Ciro e chi più ne ha , più ne metta!! E stendiamo un velo pietoso sulle condizioni di disarmo generale dei nostri Ospedali alla vigilia dell’epidemia di Coronavirus. O a quelli dimenticati come il Frangipane dello scandalo criminale di Ariano Irpino, dove lo screening alla popolazione è stato fatto dopo 57 giorni di isolamento dal mondo. Con il rischio di mettere in ginocchio la già debole economia della cittadina irpina.
Ma vai Vicienzo, prestati a quest’altro “cabaret” che è l’unica cosa seria che (ti) è rimasta” (parole tue!): dopo essersi stancati di ridere i Campani ricorderanno che il tuo ruolo era quello di governare e non quello di fare la “macchietta” del tuo stesso e impalpabile governo regionale.