N, la nuova lettera scarlatta.

Ultimamente e sempre più spesso non solo le spiagge, ma anche le piazze sono tornate a riempirsi, eccezion fatte per le Feste dell’Unità, ma chissà che non sia proprio questo il motivo del loro nome, ovvero la partecipazione di simpatizzanti che va da un numero da zero a nove. Le uniche manifestazioni covid-free, le sole ad essere autorizzate.
Sarà per via della campagna elettorale in sei delle venti regioni, questo fenomeno ha interessato – e in maniera decuplicata ed esponenziale – la capitale e gran parte dell’Europa: da Berlino a Parigi, da Varsavia, sino a Londra.
Tali manifestazioni hanno attirato l’attenzione, le ire e le maledizioni di quelli che, negando l’esistenza di ogni altra teoria da loro conosciuta – definiscono negazionisti questi popolatori di piazze. Che secondo le conoscenze dei negazionisti dei negazionisti avrebbero dovuto essere tutti morti, le città popolate di salme e gli abitanti sterminati.
E se a Roma non si può cantar (ancora) vittoria perché la manifestazione è stata organizzata solo il 5 settembre e dunque il virus è ancora in fase di incubazione che, almeno in Italia e contro le direttive europee, dura ancora di 14 giorni, non si può certo dire lo stesso per il resto d’Europa: a Berlino senza distanziamento sociale, senza mascherina, senza alcun DPI un milione e mezzo di persone si è dato appuntamento per ribellarsi alla dittatura sanitaria imposta e ai soprusi in genere, in nome della libertà e contro le menzogne. Seguono a ruota le principali capitali europee dove, non solo i casi di Covid non registrano l’impennata stimata, temuta e forse pure sperata, ma non vi sono nemmeno episodi gravi da terapia intensiva, magari da iperventilare – come da direttiva OMS – che pare essere stata la causa di tante morti per bruciatura dei polmoni la cui conseguenza è stata la cremazione. Strano modo di agire per un virus sconosciuto (?) e che tutti avrebbero avuto interesse a studiare.
Così i negazionisti dei negazionisti, pronti a denunciare in nome di un atto amministrativo, tale è il DPCM mai convertito in legge nemmeno trascorsi i canonici 60 giorni, chi non indossa la mascherina, chi non rispetta il distanziamento sociale e tutto ciò che è stato imposto, si affannano a proporre anche di non curare attraverso il Servizio Sanitario Nazionale chi dovesse mai ammalarsi e in nome del loro (discutibile) concetto di libertà sono favorevoli all’obbligatorietà del vaccino. Nonostante non vi sia una correlazione provata tra partecipanti e contagiati. Manca solamente che propongano anche una “N” da negazionista, magari da appuntare sul petto, una nuova lettera scarlatta, oppure una nuova stella di Davide, gialla come per gli ebrei. Eh sì, perché queste piazze di negazionisti, non si sa bene per quale oscuro motivo, sono diventate piazze populiste popolate da fascio-nazisti.
In realtà quelle piazze sono state una fusione di gente di ogni estrazione sociale, di vari colori politici, di molteplici credi religiosi: magari di sola gente che ancora ragiona con la propria testa – nonostante non sia più esercizio di certa scuola. Gente comune che benedice il dubbio, che si pone delle domande ed è alla ricerca delle varie risposte. Di quelle non confezionate e globalmente spacciate. Non negano l’esistenza del virus, ma si interrogano sul perché una crisi sanitaria sia sfociata in crisi economica, sul motivo per cui una malattia possa mettere in crisi un sistema sanitario fino al punto di paralizzarlo, se il Coronavirus non sia stata innanzitutto una emergenza organizzativa. Costoro si domandano il perché, se il virus era finora sconosciuto, i kit di rilevanza erano già in distribuzione nel 2018, sulla ragione per cui, se bisogna evitare il contatto anche solo una microparticella di saliva, il tampone viene ficcato dal naso fino a raggiungere le meningi.
Se finanche l’OMS ha dato le direttive sbagliate, che sono state fatali a milioni di persone che – guarda caso – rientrano nella fascia d’età che uno dei principali finanziatori di questo Ente dice di volere ridurre (dichiarazioni di George Soros all’assemblea dell’ONU), allora qualche riflessione è lecita e persino obbligatoria: questo benefattore è lo stesso finanziatore che ha ruoli anche nella BCE la cui presidente – tale Christine Lagarde – ce l’ha con gli anziani perché vivono troppo, dunque sono un peso (morto) per il fisco e il sistema pensionistico europeo e che sempre lui – guarda ancora una volta il caso – è in possesso di un vaccino che potrebbe salvare tutti al punto che i nostri governanti hanno espresso il loro placet all’adozione persino senza sperimentazione. Addirittura, benedetto dal Papa. Gli stessi governatori che solo l’anno scorso leccavano il moccolo a Greta Thumberg “figlioccia” di Soros e quest’anno commissionano, secretando anche l’appalto come i verbali di gestione dell’emergenza, bilioni di banchi in plastica, che favoriranno scoliosi e lordosi e penalizzeranno i mancini; che per scongiurare l’ingolfo del rientro del lavoro in sede, elargiscono bonus monopattino come un reddito di cittadinanza qualsiasi manco si dovesse inseguire il virus. Ove il problema della saturazione del trasporto pubblico locale si può risolvere chiedendo al Covid di attaccare e attecchire a partire dal sedicesimo minuto di permanenza e magari nel contempo può studiare ingorghi, traffico e sinistri – quelli stradali! – ovvero viaggiare a pieno carico ma rigorosamente con la faccia rivolta al finestrino che deve essere completamente aperto. Anche in inverno! In modo da contrarre una bronchite, una polmonite che possa essere spacciata per Covid che Covid non è, così il Sistema Sanitario Nazionale consiglierà agli infetti di rimanere a casa perché, in questa Nazione ormai allo scatafascio, i malati sono stati fatti rimanere a casa e gli ospedali saranno a disposizione dei tristemente famosi asintomatici che, in piena pandemia, sono da ricercare col lumicino. Conviene! Ma non per la salute pubblica, ma per le casse di chi amministra la nostra Sanità visto che un contagiato vale molti zeri (presidente De Luca, ne sa qualcosa?).
Ecco perché la piazza è negativa, nel senso da evitare, da aborrire, La gente deve indossare la mascherina e deve tenere il distanziamento: per diventare asociale, per non potersi confrontare e vivere così nell’eterna paura, perché deve essere controllata e controllabile, per non arrivare a scoprire la verità, magari un pezzetto ciascuno. Perché ancora oggi il numero è potenza!