LE PROMESSE MANTENUTE DEL MINISTRO ADOLFO URSO: ZONA FRANCA URBANA E INCUBATORI PROFESSIONALI PER I GIOVANI DI CAIVANO, FIRMA DEI CONTRATTI DI ASSUNZIONE PER IL PERSONALE DELLA EX WHIRPOOL DI PONTICELLI!

L’Artigianato per rilanciare Caivano. Gianni Lepre: “Una zona franca dove genio e creatività promuovano territorio e giovani”

NAPOLI – Lo aveva promesso il ministro del made in Italy Adolfo Urso, ed il progetto si sta concretizzando anche mediante un emendamento al ‘Decreto Caivano’.  In questo senso il governo Meloni punta a riqualificare e promuovere dei territori oggetto di degrado assegnando risorse alle relative aree di crisi industriale. In questo caso specifico, nel Comune di Caivano viene istituita anche una zona franca urbana, che ha l’obiettivo di sostenere il tessuto economico e di favorire l’imprenditorialità. Ridotto in parole povere questo significa che per chi opererà nella zona, ci saranno incentivi fiscali e contributivi. “E’ una notizia straordinaria  – ha esordito Gianni Lepre, consigliere del ministro della Cultura Sangiuliano – ringrazio personalmente il ministro Adolfo Urso per la sensibilità che ha dimostrato e dimostra per l’intera area geografica partenopea”. Il noto economista che tra l’altro è presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di ODCEC Napoli, ha poi continuato: “L’artigianato d’eccellenza potrebbe essere la soluzione ideale per Caivano ma come per tutto l’hinterland napoletano già tanto a vocazione artigianale. Lo stesso Urso, visitando l’area a settembre, aveva indicato l’artigianato come uno dei comparti prioritari per imprimere una svolta, in termini di riqualificazione sociale, a un’area degradata sotto il profilo ambientale e purtroppo anche sociale, come dimostrano le tristi vicende del Parco Verde”. Il prof. Lepre ha poi sottolineato: “Per la prima volta, sembra si stiano creando le premesse per portare sviluppo e occupazione nelle aree cosiddette degradate che non possono e non devono essere oggetto della sola repressione a contrasto dell’illegalità, ma devono essere rieducate alla produttività positiva”. “Un percorso, da me più volte sottolineato, è sicuramente  la Bottega Scuola che da sempre considero un percorso reale di  apprendistato e inserimento nel mondo del lavoro, uno dei pochi iter capaci di garantire un futuro alle nuove generazioni.