Juve-Napoli: impossibile giocare. Ma la partita si sposta dal campo alle aule di tribunale!!

Finale coppa Italia Napoli juventus in foto la premiazione

Singolare, ma altrettanto sconcertante, quanto sta accadendo alla squadra del Napoli, già pronta nel primo pomeriggio di sabato a raggiungere in aereo Torino per l’atteso incontro di calcio di domenica sera con i Campioni d’Italia della Juventus.
Ma é proprio durante il trasferimento in bus verso Capodichino che i calciatori e lo staff del Napoli vengono raggiunti dalla notizia che anche il giovane centrocampista Elmas é risultato positivo al tampone covid, aggiungendosi al polacco Zielinsky, primo calciatore positivo dopo la partita con il Genoa di domenica scorsa. Le indicazioni fornite dalla Lega Calcio e FIGC stabiliscono che le partite , in questi casi, possano giocarsi ugualmente, purchè ci si accerti che agli atleti che scendono in campo sia stato praticato il tampone nelle 24 ore che precedono l’incontro di calcio. E, inoltre, che in ogni squadra non vi siano più di tre calciatori della rosa positivi al covid 19. Altrimenti la partita viene rinviata ad altra data.
Ma il caso del Napoli é diverso. Infatti l’ASL napoletana ha bloccato la partenza dei calciatori azzurri e li ha invitati a rimanere in isolamento fiduciario per 14 giorni presso le proprie abitazioni. Con obbligo di fornire il domicilio ove verrà trascorso il periodo imposto di quarantena.
Comprensibile la prudenza della Azienda Sanitaria, se é vero come é vero, che solo sabato scorso, prima della partita con il Genoa, un solo calciatore ligure risultava positivo al Covid. Ma già lunedi e poi nei giorni a seguire i calciatori rossoblu’ contagiati salivano a 22.
Poco male, si é pensato in Società : la partita sarà rinviata almeno di 15 giorni. Nulla di tutto questo. In serata il fulmine a ciel sereno! La Lega Calcio di serie A comunicava ufficialmente che la partita in programma in serata allo Juventus Stadium si sarebbe svolta ugualmente alle ore 20 e 30. Senza alcuna possibilità di rinvio. E la squadra Campione d’Italia, per parte sua, comunicava alla stampa che la Juve si sarebbe presentata regolarmente in campo domenica sera. Lasciando intuire che avrebbe gradito il 3 a 0 a tavolino. Come da regolamento in caso di assenza della squadra avversaria.
Ma noi sappiamo che la squadra azzurra é impossibilitata a raggiungere Torino per la disposizione di quarantena imposta ai calciatori del Napoli dalle autorità sanitarie. E dunque? Quel che é certo che il Napoli non ci sta a perdere la partita a tavolino e quindi, questa prossima, sarà una nottata e sino all’ora della partita, una intera giornata di tribolazione, di notizie date e poi smentite, di sovrapposizione di disposizioni magari contrastanti di Enti pubblici (Ministero, Regioni) e organi di governo del calcio. Di dichiarazioni stampa e di accuse reciproche. Di ripicche e di azioni strumentali per trarre vantaggio dalla circostanza emersa. Insomma, un vero guazzabuglio dopo solo tre giornate di campionato. Una situazione difficile da commentare e da interpretare e che lascerà strascichi lunghi e fastidiosi nelle due società, nei rapporti con il mondo del calcio, tra le tifoserie notoriamente concorrenti e non sempre pacifiche.Ma nulla di più facile che si arrivi alle carte bollate e alle arringhe degli avvocati. E’ troppo importante la partita con la Juve perchè si possa perdere a tavolino l’incontro per una responsabilità che non può essere attribuita a nessuno. Per un accadimento così improvviso ma per nulla imprevedibile in presenza di una pandemia tanto virulenta e subdola da non escludere nessuno. Neppure giovani atleti pieni di salute e super controllati dal punto di vista medico-sportivo.
Vogliamo credere che in questa giornata festiva si possa individuare una soluzione soddisfacente e condivisa dalle due squadre e dagli Organi sportivi preposti.
Diversamente questo campionato, che nasce già tra mille difficoltà e polemiche, forse non sarà mai portato a termine regolarmente.