I tecnici di Conte: roba da piangere

I tecnici che dovrebbero governare la “ fase due”: ci sarebbe da ridere se non fosse drammatico
Sembra ancora una volta che si stia operando con grande artigianalità senza una strategia a breve, medio e lungo termine. Quali imprese devono partire e con quali modalità, sono tutti elementi di quello che i tecnici conoscono bene e che si chiama PROGETTO.
Il progetto non si fa quando cominciano i lavori ma prima, molto prima.
Farlo prima serviva a poter programmare l’avvio e consentire alle imprese, piccole e grandi, di adeguarsi e capire anche loro come farlo, con quali mezzi e con quali risorse.
Il progetto poteva e doveva essere avviato da subito perché un politico con una strategia deve affrontare l’emergenza e contemporaneamente pianificare la ripresa.
Invece apprendiamo dall’avvocato Conte che ovviamente di progetti, di strategia ed in senso più ampio (di politica capisce poco, tranne la furbizia di saper galleggiare ), che ha costituito il 10 Aprile 20 “un team” per studiare.
Abbiamo un paese di professionisti in pigiama che avrebbero potuto e dovuto gratuitamente e nell’interesse comune lavorare ad un progetto ed invece…..abbiamo fatto un team di professori universitari ,i soliti professori universitari,mediamente gente scollegata dalla realtà e dal mondo che potrà fare solo altri danni.
Ahi serva Italia ….