Anche le coste della Campania diventano meta degli sbarchi di immigrati clandestini!

Profughi a bordo della Fregata Euro impegnata nell'operazione Mare Nostrum (sullo sfonfo la fregata Virgilio Fasan), Mar Mediterraneo Meridionale, 30 Agosto 2014. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Era già notte, martedi sera, quando un gruppo di persone é stato avvistato, malgrado l’oscurità, sulla spiaggia di Nerano mentre cercava di dileguarsi in tutta fretta. Fermati dai militari dell’Arma, si riscontrava che il gruppetto formato da 14 uomini e 2 donne tutti in giovane età e provenienti da Iran e Iraq, era appena sbarcato in spiaggia da una imbarcazione immediatamente allontanatasi in mare aperto. Sufficientemente equipaggiati con abiti invernali, zainetto e mascherina anti-contagio, i 16 giovani sono stati temporaneamente condotti presso il campetto sportivo della Parrocchia di Nerano per la identificazione e per essere sottoposti con urgenza al tampone molecolare.

Nel frattempo la Capitaneria di Porto ha attivato subito le ricerche nello specchio d’acqua tra Nerano e Castellammare di Stabia per individuare le imbarcazioni e gli eventuali scafisti che hanno fatto sbarcare in Costiera Sorrentina i 16 immigrati.

Piuttosto complicato il compito dei Carabinieri, che sono chiamati ad acquisire informazioni utili dai giovani migranti per comprendere i motivi di questo insolito sbarco in una località turistica della Regione Campania, troppo lontana dalle coste siciliane, Calabresi e Pugliesi ove più facilmente avrebbero potuto approdare i clandestini. Le difficoltà si acuiscono per ragioni di lingua. Infatti i giovani Siriani ed Irakeni non parlano la nostra lingua e neppure l’inglese. Entro la giornata di mercoledì sarà possibile raccogliere maggiori dettagli su quello che può essere considerato il primo “sbarco” di migranti in Provincia di Napoli.

Sperando che “l’avventura” dei giovanissimi irakeni e Iraniani, già di per se insolita e per certi versi inquietante, non risulti, nel prosieguo delle indagini, riconducibile a finalità diverse dalla mera assistenza in qualità di profughi o di richiedenti asilo.