giovedì, Luglio 10, 2025

VIA LIBERA ALLE MINE ANTIUOMO: LA UE CANDIDERÀ ZELENSKY AL NOBEL PER LA PACE?

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KIEV – L’Ucraina esce dalla Convenzione di Ottawa e si riserva il diritto di disseminare mine antiuomo sul proprio territorio. Quelle stesse mine che per decenni abbiamo definito “armi infami”, perché colpiscono alla cieca, perché restano lì anche dopo la guerra, perché spaccano gambe a chi ha già perso tutto. Ma adesso vanno bene.

Perché a metterle non è un regime, ma il paladino della libertà in mimetica: Volodymyr Zelensky, l’unico presidente al mondo che può piazzare esplosivi e farsi dare pure la standing ovation.

💣 “Via libera alle mine”. E magari domani via libera anche al Nobel per la Pace.
(Sì, è satira. Ma nemmeno tanto.)

Non è un meme, non è fake news, non è propaganda russa: è una decisione reale, comunicata in modo elegante e passata sotto silenzio nei salotti dell’informazione europea.

Nessun indignato, nessun servizio d’apertura, nessuna Lezione di Civiltà.

Provate a immaginare se l’avesse fatto un altro Paese. O Putin. O Assad. O lo Yemen. Apriti cielo. Ma se lo fa Kiev, scatta la giustificazione automatica: “È per difendersi”, “È un gesto responsabile”, “È la guerra”. Peccato che a saltare sulle mine siano i piedi, non i principi democratici.

E allora sì: per coerenza, diamoglielo il Nobel.
Quello della Pace, ma con la miccia accesa.

 

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