LA PASSIONE DI CRISTO, IL SILENZIO DELLE CAMPANE E IL MISTERO DELL’AMORE CHE SALVA
Il Venerdì Santo non è solo una commemorazione liturgica. È il giorno in cui la Chiesa si ferma, tace, digiuna, prega. È il giorno in cui il Cristo muore sulla croce per Amore dell’umanità. Non è una tragedia, ma il cuore stesso della speranza cristiana. L’Amore che si dona fino all’ultima goccia di sangue.
In questo giorno, non si celebra la Messa. L’altare è spoglio. Le campane non suonano. Il mondo sembra sospeso. E la fede si fa attesa, contemplazione, silenzio.
UN GIORNO DI DIGIUNO, MA SOPRATTUTTO DI MEMORIA E GRATITUDINE
Il Venerdì Santo è l’unico giorno dell’anno liturgico in cui la Chiesa non celebra l’Eucaristia, ma accompagna Cristo sulla via del Calvario con la Liturgia della Parola, l’Adorazione della Croce, e la Comunione con le ostie consacrate il Giovedì Santo.
La Via Crucis non è solo un rito: è una scuola di vita. Ad ogni stazione, il credente si confronta con il dolore, il tradimento, il peso della croce, la caduta, l’umanità di Gesù. Eppure, tutto questo si compie per Amore nostro, per riscattarci dal peccato e aprirci la strada verso la risurrezione.
LA CROCE: NON SIMBOLO DI MORTE, MA DI VITTORIA
Nel Venerdì Santo, la Croce è protagonista. Non più strumento di supplizio, ma segno della gloria di Dio. I fedeli la adorano in silenzio, inginocchiandosi davanti a quell’Amore inchiodato, consapevoli che lì è cominciata la salvezza.
Nel Rito Ambrosiano, come in quello Romano, il Venerdì Santo è vissuto con la stessa intensità: l’annuncio della morte del Signore, l’adorazione della Croce, la grande preghiera universale per tutti gli uomini.
UN SILENZIO CHE GRIDA
Il silenzio delle campane è il grido muto della Fede. Dal Gloria del Giovedì Santo fino alla Veglia Pasquale, tutto tace. È un silenzio che non è assenza, ma attesa viva, come quella del sepolcro.
Il dolore non ha l’ultima parola. La Croce non è fine, ma passaggio.
Il Venerdì Santo è la cattedra dell’Amore. La Croce è il trono del Re. E il silenzio è la voce della Fede.
