UNA GIORNATA TERRIBILE PER LA SANITA’ CAMPANA !!

No, non parleremo di pandemia o di variante Omicron e tantomeno del funzionamento  dei presidi ospedalieri anticovid attualmente in attività o di quelli “farlocchi” voluti dal Presidente della Regione nel parcheggio dell’Ospedale del mare di Napoli o del Ruggi d’Aragona di Salerno (per altro mai entrati effettivamente in esercizio!). Non parleremo neanche di ospedali chiusi in Campania troppo frettolosamente e scelleratamente, con danni inenarrabili per i livelli e la qualità dell’ assistenza per i cittadini, o dei Pronto Soccorso che scoppiano per l’eccessivo peso di prestazioni erogate (vedi Ospedale Cardarelli di Napoli) ove, tra l’altro, il personale é allo stremo dopo due lunghi anni di emergenza sanitaria continuata. No, non parleremo di questi argomenti, nonostante si tratti di temi di grande interesse, trovandoci coinvolti ancora in una lotta senza quartiere contro il Covid e le sue minacciose varianti.

Quest’oggi siamo costretti, per dovere di cronaca, (ma i nostri lettori sanno bene che non é assolutamente la prima volta) a parlare di nuove inchieste, nuovi interventi della magistratura, nuove truffe e corruzione dilagante nei palazzi della sanità campana. Si parte dall’ASL Napoli 1 ove un buon numero di dipendenti, in concorso con funzionari degli Uffici per il trattamento economico del personale dell’Azienda Sanitaria, hanno percepito illegalmente, somme di denaro non spettanti, accreditate sulle proprie buste paga quali  arretrati di assegni familiari non percepiti (e non dovuti).

Un trucchetto che hanno utilizzato circa una ventina di dipendenti (ma i Carabinieri del Nas indagano per accertare eventuali altri casi) che hanno prodotto un danno economico di quasi 350.000 mila Euro per le casse dell’ASL, cifra sin ora accertata. Una triste storia architettata da tre funzionari degli uffici finanziari dell’Azienda, che percepivano dai “beneficiari” delle somme liquidate indebitamente, robuste “commissioni”  in contanti ed esentasse! Dipendenti infedeli che sono stati smascherati dai Carabinieri, sospesi immediatamente dal servizio e denunciati con l’accusa di truffa e corruzione. Oltre al sequestro delle cifre sottratte  ed erogate a tutti i dipendenti truffaldini sin qui individuati.

Davvero una brutta storia che stride fortemente con la grande professionalità, la umanità profonda, l’abnegazione del personale del Servizio Sanitario Nazionale che proprio in questo lungo periodo di epidemia da coronavirus ha offerto esempi encomiabili di attaccamento al proprio lavoro e di sensibilità umana senza precedenti. Pagando anche un tributo altissimo in termini di vite umane nello svolgimento di una antica, delicata e qualificata attività professionale .Una brutta storia che, al contrario, ha origini e precise responsabilità nella superficiale, inadeguata e strafottente gestione manageriale dell’Azienda Sanitaria napoletana. Al caos dilagante degli Uffici e alla qualità del personale troppo spesso “reclutato” per meriti o simpatie politiche piuttosto che per qualità professionali indiscusse.

Una giornata terribile per la sanità campana, come abbiamo detto nel nostro titolo, che é proseguita con la diffusione di un’altra notizia ancor più grave. Almeno sotto il profilo dell’entità dello sperpero di denaro pubblico prodotto dalla Regione Campania alla collettività.  Ci riferiamo alla decisione della Giunta Regionale, di concerto con le Aziende Sanitarie, di ritirare definitivamente e accantonare le cosiddette CARD elettroniche per l’attestazione delle vaccinazioni covid per gli assistiti della Campania.

E poi la successiva diffusione della notizia dell’apertura di una nuova indagine della Procura della Corte dei Conti sui costi elevati, ma soprattutto, sulla inutilità dell’acquisto delle Card che ammonta ad oltre 3 milioni e mezzo di Euro, oltre alle spese di trasporto, spedizione agli assistiti per raccomandata o lavoro straordinario erogato ai dipendenti delle ASL per recapitare questo inutile strumento elettronico al domicilio dei cittadini campani. Nata da una “geniale” trovata del Presidente Sceriffo nell’Aprile dello scorso anno, in coincidenza con la somministrazione della prima dose di vaccino, le card provviste di micro cip per un uso plurimo e differenziato (?), venivano immediatamente  bocciate dal Garante Nazionale della Privacy per “carenza di idonee basi giuridiche”. Cioè a dire che uno strumento siffatto, contenente dati personali particolarmente sensibili, che inevitabilmente condizionano diritti e libertà personali dell’individuo, é ammissibile solo se previsto ed introdotto da norme di legge specifiche del Parlamento o del Governo. E non certo approvata attraverso una semplice Ordinanza Regionale. Come l’adozione governativa del cosiddetto Green Pass, su base nazionale, ha poi ampiamente dimostrato. Con tutto lo strascico di polemiche e proteste che ancor oggi animano i contestatori dello strumento informatico voluto dal Governo per la tracciabilità dei vaccinati.

Ed é così che lo  Sceriffo salernitano, ormai avvezzo alle figuracce istituzionali, raccoglie il secondo “mal rovescio” in due settimane: Il primo, ricorderete, dal Tar Campania che aveva annullato la sua Ordinanza per la chiusura delle scuole dell’Obbligo in Campania, alla ripresa delle lezioni dopo le festività Natalizie. E quest’altro scappellotto dal Garante della Privacy per la questione Card Sanitaria regionale. Nell’uno e nell’altro caso si contesta a De Luca il divieto di adottare provvedimenti di esclusiva competenza dello Stato. Conseguentemente subendo l’annullamento dei provvedimenti medesimi. E con ciò evidenziando e ribadendo il pressapochismo e la scarsa conoscenza delle normative, o piuttosto la insofferenza e la noncuranza del nostro Sceriffo per gli Organismi Istituzionali sovraordinati. Quanto potrà durare ancora questo atteggiamento guascone ed impertinente del nostro De Luca? A quante altre indagini sulla sanità della nostra regione dovremo ancora  assistere prima che qualcosa davvero si muova? Ma, soprattutto, quando si potrà avere in Campania un servizio sanitario degno di questo nome e libero da indagini giudiziarie;  libero da manager discutibili e incompetenti;  libero da atteggiamenti teatrali da comici di provincia??