Una cultura popolare che non ha mai ammiccato alla borghesia radical chic

Luciano De Crescenzo paga il suo voler rimanere un “uomo libero” ed a sinistra questo non piace.

Luciano De Crescenzo tra i suoi tanti meriti ha certamente quello di aver contribuito ad affrontare con parole semplici le questioni filosofiche che normalmente si studiano solo sui libri di scuola.

Un napoletano, ingegnere informatico e scrittore, attore e regista. Mai banale e costantemente alla ricerca dell’amore e della verità  in ogni aspetto della sua vita.
La sinistra che ha egemonizzato e spesso strumentalizzato quel mondo,  non lo ha mai conquistato.
Luciano De Crescenzo ha pagato il suo voler rimanere “uomo libero” con un tentativo, messo in atto da quanti assegnavano la patente di icona della cultura italiana, di “relegarlo” al ruolo di mero uomo di spettacolo.
Nulla di più falso.
Con la sua ironia, con la sua semplicità, con la sua saggezza e con la sua napoletanità, Luciano De Crescenzo ha insegnato a milioni di persone come poter essere contemporaneamente uomo e filosofo, scrittore e critico, napoletano e cittadino del mondo.