17 APRILE 2025 – LE RAFFICHE DI VENTO NON FERMANO LA CORSA DELLA NEGLIGENZA
CASTELLAMMARE DI STABIA – C’era allerta meteo per vento. E non una qualunque: la Protezione Civile aveva diramato un bollettino giallo per mercoledì 16 e giovedì 17 aprile, segnalando raffiche pericolose su tutta l’area costiera e montana della Campania. Eppure la funivia del Monte Faito è rimasta in funzione. Fino alla tragedia.
Alle 16:27 di giovedì, una delle cabine è precipitata nel vuoto a seguito della rottura del cavo traente. Quattro le vittime: due turisti britannici, un cittadino israeliano e l’addetto all’impianto. Ferito gravemente un secondo passeggero. Una corsa verso la morte, mentre gli avvisi ufficiali parlavano chiaro.
UNA RESPONSABILITÀ ANNUNCIATA
Le immagini delle telecamere di sorveglianza, ora acquisite dalla Procura di Torre Annunziata, raccontano una verità che grida giustizia. L’impianto, riaperto appena il 10 aprile dopo lavori di manutenzione, non era stato sospeso, nonostante le condizioni meteorologiche lo imponessero.
Ora le domande rimbombano: chi ha autorizzato la corsa? Perché l’EAV e la Regione Campania non hanno bloccato il servizio?
L’INCHIESTA: OMICIDIO COLPOSO E NEGLIGENZA ISTITUZIONALE
La Procura indaga per omicidio colposo plurimo, omissione di atti d’ufficio e violazione delle norme sulla sicurezza dei trasporti. La cabina è stata sequestrata. Gli inquirenti analizzano anche la catena decisionale che ha portato alla mancata chiusura dell’impianto.
L’Italia non può più accettare che le allerte restino lettera morta. La vita di quattro persone è stata spezzata in un giorno in cui il vento soffiava forte, ma la coscienza istituzionale era completamente immobile.