Panico nella notte, panificio distrutto da un’esplosione. Residenti in fuga. E lo Stato?
NAPOLI – Un’altra bomba nella notte. Un altro boato che squarcia il silenzio e risveglia paure mai sopite. È successo ancora: stavolta a finire nel mirino è stato un noto panificio, colpito da un ordigno che ha mandato in frantumi serrande, vetrine e la sicurezza di un intero quartiere.
Le testimonianze parlano di un’esplosione violentissima, seguita da fiamme e da un fuggi fuggi generale. Residenti barricati in casa, bambini nel panico, sirene nella notte. E intorno, il solito nulla: assenza di pattuglie, controlli, prevenzione.
Si parla di racket. Si parla di una guerra tra clan. Si parla, ma nessuno interviene con fermezza.
È il ritorno del terrore criminale a Napoli. Dopo gli agguati, ora le bombe. E come sempre, a pagare sono gli innocenti, le famiglie, i commercianti che non si piegano, i quartieri abbandonati.
Serve dirlo chiaro: qui non servono parole. Servono pattuglie, indagini vere, repressione forte. Serve uno Stato che torna a occupare il territorio, metro dopo metro, strada dopo strada.
Se si lascia spazio alla paura, la camorra vincerà. E il panificio di stanotte sarà solo il primo.