La lingua partenopea ancora una volta protagonista: bastano poche parole per conquistare la scena
Durante la prima serata del Festival di Sanremo 2025, la cantante Rose Villain, al secolo Rosa Luini, è salita sul palco dell’Ariston per esibirsi con il brano “Fuorilegge”. Mentre si preparava a cantare, un membro del pubblico ha esclamato: “Si’ ’na preta”. Questa espressione, tipica della lingua napoletana, significa letteralmente “sei una pietra” ed è utilizzata per elogiare una persona dalla bellezza statuaria e dal fisico tonico, paragonandola a una scultura.
La reazione di Rose Villain è stata un sorriso accennato, segno che ha colto il complimento. Non sorprende, considerando che è sposata con il produttore napoletano Andrea Ferrara, in arte Sixpm, e ha quindi familiarità con la cultura partenopea.
Questo episodio sottolinea come il napoletano, con la sua espressività, riesca a emergere anche in contesti internazionali come il Festival di Sanremo, confermandosi una lingua capace di comunicare con immediatezza e vivacità. Inoltre, l’apprezzamento rivolto a Rose Villain evidenzia la sua presenza scenica e il carisma che porta sul palco.