Salvini sacrosanta rottura. Tornata la grande politica

Tutti i “corrotti”, nel profondo delle loro coscienze, dalla politica politicante, anche i nostri (ex) “camerati“, non fanno altro che dire e ridire, con la stoica sufficienza dei cretini, con il sorrisetto intelligente e furbetto, che Salvini è uno stupido, che ha sbagliato il momento e poi aggiungono che il potere gli ha dato alla testa e, come i super esperti di calcio e di politica al bar dello Sport, spiegano cosa, loro i veri von Klausewitz della strategia delle crisi di governo, avrebbero invece pensato, progettato ed attuato.

A nessuno di loro è venuto in mente che è tornata in Italia e non solo in Italia la grande politica, quella che non vive di compromessi e spartizioni per sistemare amici e parenti, per risolvere piccoli problemi lasciando tutto immutato ( tanto chissenefrega). Lo abbiamo spiegato in questi ultimi anni, dal profondo dell’anima dei popoli sale precipitosa una rivolta potente, inarrestabile, il populismo, che se ne infischia degli equilibri interni di cinque stelle e Pd, che non considera la presidenza dell’Ente tal dei tali una conquista strategica epocale, che ne ne fotte del piccolo cabotaggio parlamentare.
Si chiama Politica con la P maiuscola senza la quale gli uomini non avrebbero mai conosciuto grandi rivoluzioni accompagnate e seguite da grandi conquiste.
L’idea che finalmente sia emerso un capo politico vero che abbia tratto dalla polvere bandiere valoriali per innalzarle contro le gravi degenerazioni che stanno progressivamente distruggendo la civiltà europea ed occidentale, nemmeno li sfiora.
Abituati a fare liste e listarelle per aggiudicarsi l’assessore e la presidenza dell’Ente di gestione, con procacciatori di preferenze e non di consensi, hanno smarrito la strada della Politica intesa come attività elevata dell’intelletto e dell’impegno civile volta all’ esclusivo interesse dei popoli amministrati .
Salvini vuole fare la Politica, governare, non stare al “potere”della Polis, ha portato avanti un’alleanza spuria con dei quisque de populo privi di alcuna visione fin quando é stato possibile.
Quando si é reso conto che non si poteva più fare alcunché ha rotto e bene ha fatto.
Meriterebbe riconoscimento e sostegno da parte di quanti come noi sono, in qualche modo, i figli e nipoti di intere generazioni che per la grande politica hanno sacrificato tutto.
Avanti dunque fino alla vittoria !