Russiagate: stanno giocando con il fuoco e rischiano di rimanere inceneriti

La sinistra anche quando afferma di essere liberal e democratica, anzi direi soprattutto quando lo sostiene con forza ed orgoglio, resta pervicacemente leninista.
Si muove con la logica e la prassi dell’occupazione di tutti gli spazi di potere, nessuno escluso.
Non ammette che l’avversario possa vincere le elezioni e se questo avviene denuncia brogli, si rivolge ai Tribunali, chiede l’intervento della Suprema Corte e, se non basta, promuove massicce campagne di stampa scandalistiche per attivare il suo braccio armato e cioè la magistratura, naturalmente anch’essa “democratica” che, sulla base delle inchieste giornalistiche, apre fascicoli, attiva discutibili strumenti d’indagine, emana provvedimenti giudiziari, priva della libertà un certo numero di malcapitati, terrorizza i funzionari pubblici, determina dimissioni e quindi la caduta di Istituzioni democraticamente elette e nuove elezioni che inevitabilmente saranno vinte dalle “forze democratiche “ e naturaliter, antifasciste.
Lo schema e la prassi ideologica neoleninista viene applicato ormai sistematicamente in Italia dall’avvento al potere di Berlusconi, con l’abbattimento di due suoi governi ricorrendo ad ogni più ignobile strumento, andando a cercare “prove” persino nell’intimità delle camere da letto ed è stato poi applicato nei confronti delle giunte regionali di centro destra e di innumerevoli Comuni e di altre realtà istituzionali, ancorché supportate dal voto popolare, determinandone la caduta .
Il metodo neoleninista è stato ormai stabilmente adottato dalle “democrazie globaliste” al punto da costituirne ormai un dato strutturale.
Viene applicato con estrema violenza nei confronti del presidente USA Donald Trump persino con l’impiego di organi dello Stato, CIA e FBI, ampiamente politicizzati ed infiltrati negli anni delle presidenze democratiche, sino a giungere a richieste di impeachment che si scontrano con un uomo forte, dotato di un fortissimo consenso, che ha fatto finora argine ad attacchi di una virulenza inusitata, ma non è detto che sia finita. Con lo stesso metodo: campagne di stampa. criminalizzazione politica con il marchio di “estrema” destra”, impiego di agenti provocatori e di servizi spionistici è stato il sistema per scacciare la destra sovranista di Strache dal governo austriaco .
I politici globalisti ed i loro danti causa , Banche, Istituti finanziari , poteri forti, spaventati dalla rivolta dei popoli che serpeggia contro di loro in tutta Europa ed oltre, hanno individuato nella Lega e nel suo indiscusso leader Matteo Salvini, il partito e l’uomo da abbattere con ogni mezzo, lecito ed illecito.
Ritengono che la Lega sia un elemento di forte squilibrio per il ferreo sistema che domina l’Europa.
Da mesi e mesi, con l’ausilio di servizi segreti di vari Paesi (sembra in primis quelli di Macron) hanno steso numerose reti a strascico per catturare Salvini e costringerlo a lasciare per ripristinare il loro “ordine”.
In una di queste reti è finito per incappare Gianluca Savoini per un’improbabile trattativa, con improbabili interlocutori, in un contesto davvero poco credibile, nel luogo più frequentato di Mosca per un affare mai concluso.
Giocano con il fuoco, giocano alla guerra civile.
Fu facile abbattere Berlusconi: in qualche modo lo tenevano col cappio al collo e con un coltello alla schiena minacciandolo con sopravvivenza delle sue Aziende con migliaia di dipendenti e con le azioni quotate sul mercato.
La forza e la posizione di Salvini sono ben diverse, profondamente diverse.
La Lega dispone di un consenso molto ampio e strutturato che è frutto dell’appassionata partecipazione della stragrande maggioranza degli italiani, fatta da milioni di persone che condividono, con grande entusiasmo, i valori per i quali Salvini si batte.
Non sarà la solita Procura di Milano ed una ridicola spy story frutto di un’operazione di misteriosi servizi segreti e di giornali specializzati in fake news, al soldo dell’usurocrazia di Bruxelles, a sconfiggere la rivoluzione populista e sovranista che per via democratica vuole restituire il potere al popolo, salvaguardarne i diritti essenziali, i suoi valori tradizionali , la sua identità, i suoi sacrosanti confini.
Un atto scellerato, un nuovo colpo di Stato, come quello a suo tempo attuato contro il cavaliere, avrebbe come risposta una reazione popolare fortissima ed incontrollabile.
Stanno giocando con il fuoco e rischiano di rimanerne inceneriti.