martedì, Dicembre 3, 2024
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REVOCATI I FINANZIAMENTI U.E. PER LA STAZIONE DELLA METRO AL RIONE SANITA’! L’Amministrazione comunale sempre più al collasso totale.

Una tabella relativa ai fondi disponibili per l’attuazione di opere importanti e necessarie per Napoli, confrontati con le cifre effettivamente utilizzate offre un quadro desolante della insipienza, dell’ ignavia e dell’inerzia di chi amministra ora e di chi ha amministrato precedentemente la città.
La cifra finale è amara.
Di fronte ad una disponibilità di ben trecento dieci milioni di euro ne sono stati utilizzati appena un terzo con un saldo negativo di poco più di duecento cinque miliardi e seicento milioni.
Le cifre messe a disposizione della Amministrazione provengono dal tanto pubblicizzato e  decantato “Patto per Napoli” firmato tra Sindaco e Presidente del Consiglio Draghi (nella foto).  L’obiettivo era quello di far mettere in cantiere opere necessarie per lo sviluppo. Ma l’ Amministrazione Manfredi é stata capace di impegnarne appena un terzo.
Eppure De Magistris prima, Manfredi ora non hanno mai mancato di lamentare la scarsità delle risorse nelle casse comunali.
La cosa grave, come denuncia finalmente anche il Mattino, è che  le somme stanziate e non utilizzate possono venire a mano a mano riprese dal governo centrale che, evidentemente, può girarle a chi sa meglio e più efficacemente sfruttarle.
È di queste ore la revoca dello stanziamento di circa sette milioni di euro destinati alla creazione di una stazione della Metro nel quartiere Sanità. Questa volta anzi, ancora una volta, si tratta di finanziamenti europei per il potenziamento della linea 1 della Metropolitana di Napoli che prendono il volo per altre destinazioni più virtuose. Ed è inutile che il sindaco Manfredi ed il suo tanto decantato Assessore Cosenza dicano che si tratti solo di un inghippo burocratico. La verità é piuttosto quella che altre revoche di finanziamenti statali o Europei sono attese a breve.
A partire dalla realizzazione del grande e indispensabile Parco Urbano della Marinella, in via Vespucci, che dovrebbe bonificare e riqualificare un’area immensa e abbandonata tra il Porto, l’Ospedale Loreto Mare e la Caserma Bianchini, passando per il recupero e la rifunzionalizzazione dell’edificio storico del Mercato del Pesce.

Ma corrono seri pericoli tantissime altre opere pubbliche annunciate e che risultano carenti dei progetti esecutivi.

Noi pensiamo, più propriamente, di essere in presenza di una mancata capacità di gestire la cosa pubblica, nascosta dietro vuoti annunci e senza alcun collegamento con la realtà. Ma soprattutto con una assoluta carenza di strategia di sviluppo della città e delle sue vocazioni naturali. Compresa la sua Area Metropolitana, con le sue immense e innumerevoli potenzialità.
D’altronde, cosa ci potevamo aspettare da un Sindaco che vive a Nola e che evidentemente raggiunge il palazzo comunale con l’auto di servizio senza neppure prendersi la briga di guardare le strade che attraversa, immerso nella lettura della mazzetta di giornali consegnatagli da un solerte collaboratore?
Se solo guardasse, o per meglio dire, se conoscesse effettivamente la città che incautamente i napoletani gli hanno affidato, anche per l’incapacità dei partiti di centrodestra di contrapporgli un candidato credibile, si accorgerebbe di come il degrado aumenti sempre più , dalle strade, ai trasporti, ai servizi urbani, per non parlare delle scuole, degli asili nido, dell’assistenza ai bisognosi e ogni altra problematica che di giorno in giorno si riaffaccia insoluta all’attenzione dei napoletani e dei media.

E’ ormai crisi manifesta. Una crisi strisciante che neppure l’intervento dello Stato con il Governo Draghi é riuscita a contenere, nonostante il denaro fresco e le strette di mano di incoraggiamento. E il recupero dei finanziamenti non impegnati e le risorse non spese dalla Amministrazione Comunale, che il Governo Nazionale compie anche per onorare gli impegni progettuali del PNRR, finiscono per impoverire sempre più la città e sottrargli finanziamenti indispensabili per un risanamento complessivo di cui Napoli necessita come il pane. E’ mai possibile che gli Assessori competenti e i tecnici del Comune non siano stati capaci neanche di offrire indicazioni di massima sui progetti da realizzare per il collegamento sotterraneo tra il Rione Sanità e la Stazione della Metropolitana del Museo? Ipotizzando magari una bozza di impegno di spesa preventivo? E’ possibile che il Sindaco e la sua Giunta non abbiano neppure tentato di approvare almeno una delibera di impegno di spesa, al fine di vincolare le risorse finanziarie necessarie? In tal modo evitando la restituzione dei fondi precedentemente assegnati alla città?

Una autentica follia tutta napoletana. Che testimonia ogni giorno e su ogni argomento di natura amministrativa e gestionale una arretratezza complessiva della cosiddetta “macchina comunale”. Con la palese inadeguatezza politica della Giunta e del Sindaco; l’impreparazione e l’improvvisazione più disarmante di una genìa di tecnici e dirigenti amministrativi arrivati ai quei posti di “comando” per esclusivi “meriti” politici, che annaspano e si barcamenano trascinandosi la città in un irreversibile oblio.

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