PER “MAGISTRATURA DEMOCRATICA” ANDAVA MEGLIO LA SEDIA VUOTA!

Finalmente dopo quasi un anno e mezzo di attesa il CSM ed il governo centrale hanno colmato un vuoto che appariva sempre più incomprensibile ed imbarazzante. Con la nomina di Nicola Gratteri a capo della Procura di Napoli si è posto fine ad una “vacatio” che aveva di fatto paralizzato le attività più sensibili della magistratura napoletana.
Gratteri è un magistrato noto alle cronache sopratutto per la sua attività di contrasto alla ndrangheta calabrese, ma anche per essere stato silurato un paio di anni fa dalla magistratura di sinistra che scelse al suo posto come capo della procura nazionale antimafia un magistrato più “allineato” e controllabile.
Ecco forse il motivo per il quale anche in questo caso Magistratura Democratica ha accolto la sua nomina alla Procura napoletana con molti mugugni e molte critiche.
Gli amici della Shlein e di Ardituro avrebbero certamente preferito un soggetto più sensibile alle lusinghe politiche e più prudente nelle inchieste politiche, forse ancora scottati dalla attività che Gratteri pose in atto contro le attività “contra legem” della precedente giunta regionale calabrese a guida Partito Democratico.
Nicola Gratteri appare come un magistrato scomodo e qualcuno probabilmente teme che con la sua nomina venga tolta la polvere sui tanti fascicoli, a cominciare da quello degli ospedali COVID, che da troppo tempo giacciono negli scaffali del Centro Direzionale.
Insomma per la Shlein e per De Luca sarebbe stato meglio che quella sedia, oggi occupata da Nicola Gratteri, rimanesse ancora vuota.