NAPOLI – 760 mila euro. È la somma che il Comune di Napoli dovrà versare per i danni causati dalla movida incontrollata in Piazza San Domenico. Ma il vero conto, ogni sera, lo pagano i cittadini. E tra loro, i più giovani.
Quando una città rinuncia a governare il proprio spazio pubblico, non resta che il vuoto. Un vuoto riempito da chiasso, abbandono, violenza. I tribunali sanzionano l’amministrazione, ma la vera sentenza la scrivono le strade: una generazione allo sbando, tra baby gang, risse, coltelli e indifferenza.
Le famiglie spesso assenti. La scuola lasciata sola. E il Comune? Condannato non solo da una sentenza, ma da anni di inazione.
La violenza giovanile non nasce dal nulla: germoglia nei territori dove non c’è educazione civica, non ci sono regole, non ci sono esempi. E Napoli – in troppe zone – è diventata questo: un’arena dove le istituzioni si arrendono e i ragazzi si organizzano da soli.
Serve una svolta. Non basta più “servono più controlli”: servono regole, presenza, coraggio. O il conto lo pagheremo tutti. Sempre più caro.