Napoli – Inter crocevia di una stagione?

Sabato alle ore 18 allo stadio Maradona, la madre di tutte le partite, o la sorella maggiore?

In un susseguirsi indiavolato il Napoli nel giro di un mese incontrerà le due milanesi, la Lazio e, ciliegina sulla torta, il doppio confronto con il Barcelona in Europa League (senza dimenticare l’ostica Cagliari).

Mister Spalletti ha un problema di abbondanza. Tutti disponibili a parte il solito Lozano, con il recupero ormai completo di Osimhen e il ritorno di Anguissa e Koulibaly dalla Coppa D’Africa, la spina dorsale della squadra partenopea è finalmente al completo.

L’obiettivo qualificazione “Champions” è ormai a un passo, complice il rallentamento dell’Atalanta e del suo indebolimento (vedi Gosens all’Inter). La lotta scudetto sembra essere un discorso a tre, facendo sempre attenzione al marpione Allegri e alla Juventus, mai doma e mai in affanno economico.

Il Napoli è la squadra che paradossalmente può avvantaggiarsi in questa lotta: nessuno ha mai chiesto il tricolore, a parte i soliti irriducibili che scambiano la bacheca dei trofei azzurri con i musei delle solite “grandi”. Nessun obbligo, il tifoso chiede solo che il sogno continui il più possibile, che il risveglio sia dolce e che la lotta sia equa. In assenza della Juventus verrebbe da dire che non dovrebbero esserci problemi, ma il bacino di tifo delle squadre con le strisce copre i ¾  della popolazione italiana.

Dando uno sguardo all’immediato si spera che la partita contro l’Inter venga giocata senza paura, con la consapevolezza della propria forza (ritrovata) e con l’obiettivo del sorpasso e della conquista del primo posto in solitudine, almeno per una notte.

Il buon Spalletti saprà dosare come al solito le forze e terrà fede al detto “squadra che vince non si cambia, con buona pace del Comandante Koulibaly, pronto al rientro per dare una mano alla squadra e per continuare a sognare”.