Sbloccare le gare d’appalto delle opere pubbliche ferme da anni nonostante i cospicui finanziamenti già destinati ma non erogati; fornire informative certe su bonus e super bonus per i lavori di efficientamento energetico previsti dal Governo, ma ancora sostanzialmente inefficaci per l’eccessiva burocrazia e le valutazioni contrastanti e contraddittorie delle forze politiche di maggioranza, in ordine alla applicabilità della normativa e gli effettivi destinatari dei benefici di legge; pagamento di tutte le fatture insolute per interventi edilizi effettuati dalle imprese e ancora non liquidate dagli Enti Pubblici beneficiari delle opere; attivazione di misure urgenti di sostegno al comparto dell’Edilizia, già gravemente in crisi da diversi anni e ormai raso al suolo dall’epidemia di Covid 19.
Settore produttivo, al contrario di enorme valore e , da sempre, volano dell’economia nazionale. Ma tristemente sottovalutato e abbandonato, tra il disinteresse più completo delle forze politiche governative.
Queste, in estrema sintesi, le proteste e le richieste di tecnici, imprenditori e maestranze del settore edilizio in crisi profonda e con scarse possibilità di ripresa in mancanza di interventi drastici ed immediati di natura strutturali.
Oltre 300 lavoratori che hanno pacificamente “invaso” Piazza del Plebiscito in Napoli, ieri mattina, in attesa di essere ricevuti dal Prefetto, per esporre le gravi difficoltà in cui versano imprese e lavoratori del comparto dell’edilizia.
“Abbiamo registrato un calo del fatturato delle aziende edili di oltre il 40 per cento rispetto all’anno precedente” – dichiara il Presidente di ATC (Associazione Tecnici e Costruttori) Rosario Ricciardi – che aggiunge ” le aziende sono allo stremo e gli addetti, senza lavoro da mesi, sono destinati a provvedimenti di licenziamento. Così come le imprese edili sono destinate al fallimento”. Gli fa eco l’Architetto Luca Perla che con tantissimi manifestanti presenti in Piazza del Plebiscito ha organizzato il sit-in di protesta con i caschetti bianchi degli edili allineati sul selciato della piazza pedonalizzata, in segno di “resa incondizionata” di un settore strategico e trainante della nostra economia. – “Ci hanno bloccati letteralmente. Non possiamo più ripartire ne lavorare. Anche nell’edilizia privata é tutto fermo. Con l’annuncio governativo degli ecobonus é diventato tutto ancor più difficile. E’ Tutto bloccato. Mancano le informazioni sulla applicabilità dei benefici. Non si conoscono i beneficiari del provvedimento ne le opere ammesse allo sgravio fiscale. Ma neppure l’entità degli sgravi. Chi parla del 50 % chi del 100% e, soprattutto, chi effettua i lavori e a carico di chi devono essere caricati finanziariamente questi interventi di adeguamento strutturale per il risparmio energetico dei fabbricati”
–Â conclude con aria rassegnata l’Architetto Perla –
Per trarne una rapida ma aderente conclusione, potremmo dire: Ecobonus, un’altra chimera del governo giallo rosso !!!