NAPOLI-BARI, L’ALTA VELOCITA’ AVANZA ANCHE AL SUD: UNA AUTENTICA SVOLTA PER IL MEZZOGIORNO D’ITALIA

People board a high-speed train of the Italian company, Italo - Nuovo Trasporti Viaggiatori (L) stationed next to a Freccia Rossa (Red Arrow) high-speed train of Trenitalia train operator at the central railway station in Milan, on July 7, 2023. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP) (Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Una delle tratte che ancora mancano all’alta velocità ferroviaria italiana riguarda il collegamento Napoli-Bari, cioè l’asse che unirà due metropoli del Sud che in due regioni diverse svolgono un ruolo fondamentale per l’economia del Mezzogiorno. A questa lacuna si sta ponendo rimedio con i lavori di infrastrutturazione della rete ferroviaria che entro il 2028 dovrebbe essere attiva. Un impulso decisivo è venuto dal governo Meloni che sta accelerando l’iter dei lavori e della messa a cantiere di molte tratte nell’entroterra campano e pugliese. “Il completamento della linea – commenta Gianni Lepre, economista e Consigliere del ministro della Cultura – è  previsto per il 2028, ma già entro il 2025 ci sarà l’inaugurazione di tratti parziali, con effetti vantaggiosi per i viaggiatori”. Il noto economista che tra l’altro è presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di ODCEC Napoli ha poi continuato: “La novità assoluta sarà è il fatto che la linea è diretta, senza più scalo a Caserta, con una riduzione di oltre 2 ore dei tempi di percorrenza, mentre occorreranno tre ore per collegare il capoluogo pugliese a Roma”. Il prof. Lepre ha poi sottolineato: “Le ricadute benefiche ci saranno anche per l’economia dei territori, oltre che nelle relazioni più immediate nel triangolo Napoli, Bari, Roma. Un beneficio assoluto non solo per i viaggiatori abituali, ma anche per lo scambio turistico tra le due regioni e la capitale. L’ammodernamento della linea veloce porterà anche maggiore comfort, e come detto, la cancellazione delle fastidiose coincidenze”. Lepre ha poi concluso: “Una svolta storica per il Mezzogiorno, una volontà reale da parte del governo di colmare quel gap Nord Sud e le disuguaglianze connesse”.