Le ragioni superiori della politica vanno difese dall’equivoco distruttivo del grillismo

Voglio fare la stecca nel coro della demagogia imperante per difendere e sostenere le ragioni superiori della Politica che, non a caso, scrivo con l’iniziale maiuscola.
La riduzione del numero dei parlamentari è una proposta appunto demagogica di bassissimo profilo culturale ed etico che (s)qualifica tutti quelli che la sostengono
La premessa è l’antipolitica, cioè l’idea che la politica sia una cosa sporca, fatta da delinquenti per meri interessi, perlopiù inconfessabili e, quindi, per piacere alle masse ignoranti, allevate all’ipocrisia ed all’invidia sociale, aizzano i loro sostenitori affinché esprimano il peggio di sé.
Per costoro che eccitano i peggiori sentimenti che si annidano nei recessi della coscienza collettiva, dei rappresentanti del popolo e della Politica se ne potrebbe pure fare a meno e quindi bisogna ridurre  al minimo i numeri dei parlamentari e magari retribuirli con stipendi da fame, di cui comunque dovranno vergognarsi.
Tanto, pensano, per attuare le politiche imposte dalle Banche e dalla Finanza della UE, bastano pochi e sconosciuti funzionari allineati e coperti “simil Monti” che si scambiano di ruolo a seconda delle necessità imposte dai loro padroni.
Una qualunque struttura di servizi, commerciale o produttiva a necessità, per esercitare il suo ruolo, di organizzazione, di personale di ogni ordine e grado che assicuri la corretta attuazione della sua missione, in stretto rapporto con il territorio.
La struttura politica, la rappresentanza dei cittadini, invece, grazie al becero qualunquismo grillino e di quanti lo inseguono per non rimanere spiazzati,  rispetto al “popolo bue” che ne apprezza le gesta, può essere ridotta ai minimi termini, quando invece andrebbe rafforzata e qualificata per rispondere sempre meglio alle istanze popolari e delle categorie.
Allo stesso modo andrebbe ricostruito, con un sistema elettorale basato sul consenso reale e non virtuale il rapporto,  eletto/elettore che garantisce il sistema e lo rende realmente rappresentativo e democratico .
Per far questo la Politica deve liberarsi al più presto dall’equivoco distruttivo del grillismo ignorante ed irresponsabile, con la sua classe dirigente di dilettanti allo sbaraglio che tanti disastri ha causato.