La prima vittima dell’utilizzo della psichiatria per fini politici in URSS fu Maria Spiridonova, rivoluzionaria e terrorista, leader del partito di sinistra SR (Socialisti Rivoluzionari), rinchiusa in un ospedale psichiatrico per ordine di Dzeržinskij nel 1921. Tragicamente famoso per essere stato il fondatore e il primo direttore della ÄŒeka, la polizia segreta sovietica che diresse, negli anni successivi alla Guerra civile russa.
Iniziò così l’utilizzo della psichiatria a fini politici con sbrigativi processi e successivi internamenti anche a vita di oppositori politici nei manicomi del regime sovietico. Autentiche bolge di un inferno di cui si possono solo lontanamente immaginare il dramma, le sofferenze e le indicibili torture dei poveri disgraziati che finivano nelle maglie del sistema.
I comunisti erano e sono così. Se non la pensi come loro sei un pericoloso disturbato psichico, come tale vai eliminato dal contesto civile e rinchiuso in manicomio…
Chissà come hanno ragionato i solerti magistrati di Milano nel chiedere la perizia psichiatrica per Berlusconi.
L’unione sovietica non c’è più. Tuttavia quelli che oggi hanno 60 o 70 anni e si vedono ancora nelle aule di giustizia a decidere della vita delle persone, magari in gioventù sono stati militanti di lotta continua, avanguardia operaia, delle “formazioni comuniste combattenti”, ma anche solo dell’organizzazione giovanile del partito comunista italiano e del movimento studentesco per avere acquisito una mentalità ed una concezione della vita e del mondo per molti versi simile a quella che inviava nei manicomi i suoi avversari. Non si può spiegare diversamente l’accanimento giudiziario nei confronti di un uomo ottantaquattrenne, più volte Presidente del Consiglio, grande imprenditore italiano con aziende che danno, ancor oggi, lavoro ad oltre 40.000 persone.
Il comunismo esiste ancora, strisciante e subdolo e va combattuto senza tregua e in ogni circostanza. Svelandone la sua vera ed intrinseca natura. Anche quando si manifesta, come nel caso di Berlusconi, in una apparente innocua richiesta di approfondimento sullo stato di salute di un indagato, avanzata strumentalmente da Killer togati, al solo fine di depotenziarlo ed eliminarlo da ogni contesto civile. Â