LA COPERTA IMPALPABILE………cronistoria di una sanità regionale raccapricciante !!

UN NUOVO ARTICOLO DEL DOTT. FRANCESCO ARGANO, GIA’ PRIMARIO RADIOLOGO DELL’OSPEDALE INCURABILI DI NAPOLI ED OPINIONISTA ARGUTO E PUNTUALE. GRANDE CONOSCITORE DELLA SANITA’ PUBBLICA E PRIVATA, IN QUESTO ARTICOLO PER “CAMPO SUD QUOTIDIANO” HA INTESO OFFRIRCI UNO SPACCATO DELLA SANITA’ PUBBLICA DELLA NOSTRA REGIONE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA CITTA’ DI NAPOLI, IN PERIODO DI EMERGENZA COVID. O PRESUNTA TALE…….

Ringraziamo il dott. Francesco Argano per la preziosa collaborazione.

 

 

Questi anni resteranno impressi nella nostra memoria come quelli della emergenza Covid e delle sue contraddizioni…..soprattutto delle seconde per me. Abbiamo visto inseguire runner solitari con gli elicotteri sulle spiagge, donne disperate distese per terra ad implorare inutilmente l’arrivo di una autombulanza, file interminabili di persone apparentemente in buona salute  disperdere risorse economiche e tanto del proprio tempo aspettando di eseguire un tampone pur di non sottoporsi alla vaccinazione!
Nella mia memoria però resterà anche quella coperta impalpabile che con la scusa della emergenza Covid vuole drammaticamente continuare a coprire le insufficienze, le carenze e la mala gestione che sta portando drammaticamente al fallimento tutto ciò che è stata per la mia generazione una certezza indissolubile , cioè la sanità pubblica, universale, efficiente e gratuita per tutti.
Questa coperta ancora invisibile viene distesa da più mani, sostanzialmente dagli amministratori della cosa pubblica a più livelli, ma con l’aiuto del silenzio degli organi di informazione, e dall’assenza di azioni rapide e concrete delle istituzioni deputate ai controlli, in primis della magistratura.
In questo mese di ottobre, per ben due volte, è stato chiuso il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli!!! Non era mai successo nella lunga storia dell’ospedale, un fatto eccezionale e purtroppo nefasto. Quanto è successo si accompagna ad una assistenza sempre più approssimativa e disumana nel più grande nosocomio del mezzogiorno , con i pazienti strappati all’affetto dei propri cari, assistiti male nonostante l’abnegazionne dei pochi medici ed infermieri che appaiono sommersi ed oramai sovrastati da un lavoro massacrante e dalla marea montante di barelle. Qualche giornale ha riportato frettolosamente la notizia, ma nessuno si è soffermato ad analizzare motivi e le possibili soluzioni, pronti a gridare alla malasanità appena accadrà inevitabilmente qualche incidente di percorso, ma non interessati a disturbare eccessivamente i potenti sulle loro poltrone
A ben guardare la realtà è sotto gli occhi di tutti: l’emergenza ha solo reso concreta la terribile strategia intrapresa dall’attuale amministrazione regionale, iniziata molti anni fa, all’inizio di questo settennato, che ha comportato prima la chiusura degli ospedali del centro storico, Incurabili, S. Gennaro, Ascalesi, SS. Annunziata, e successivamente anche alla quasi chiusura degli ospedali Loreto Mare e S. Giovanni Bosco, che fino a due anni fa erano valide e sicure alternative al Cardarelli per molti pazienti napoletani. Ciò si è reso necessario per inaugurare il più grande scandalo della sanità pubblica italiana, cioè l’ospedale del mare! Un ospedale costato quasi 500 milioni di euro ( analoghe costruzioni altrove costano un terzo) dopo un’attesa di 30 anni, con costose apparecchiature già a rischio di obsolescenza alla sua inaugurazione, gestito talmente male che si assiste oggi alla fuga delle più importanti figure primariali! Di tutto ciò si è già accorta l’utenza, che quando può fugge anch’essa ….. al Cardarelli. E che sia gestito malissimo con incredibile dispendio di soldi lo evidenziano i numerosi incidenti, come la voragine, che questa estate ha reso impraticabili i reparti per mancanza di areazione, oppure la gravissima scomparsa di 8 mesi di cartelle cliniche per un temporale, come se i backup di dati sensibili e così importanti li avessimo inventati solo oggi: solo per questa incredibile leggerezza in altre epoche e paesi sarebbero stati rimossi i responsabili dell’area tecnica e forse lo stesso direttore generale ( che tra l’altro possiede competenze specifiche considerato il ruolo di responsabile dei sistemi informatici del Cardarelli all’inizio della sua carriera)
E che dire del dispendioso ed inutile investimento dei reparti covid (costati circa 30 milioni) accolti dall’applauso disperato ed ignaro dei cittadini di Ponticelli, gravati subito da difetti di progettazione ed installazione e mai usati? La coperta impalpabile copre anche queste colpe, i risultati delle indagini della magistratura, le inchieste sul campo di Fanpage…..
Oggi assistiamo alla perdurante chiusura del S. Giovanni Bosco e del Loreto Mare, con reparti Covid vuoti ed inutili e pazienti disperati nei pronto soccorso cittadini.
Il sistema di emergenza-urgenza a Napoli oramai è al collasso, ma i veti incrociati ed il sistema di potere non lasciano partorire nessun topolino……Ma quand’è che si impone al Monaldi ed ai due Policlinici di aprire un Pronto soccorso? Ma si è mai vista altrove una struttura universitaria che specializza i medici nell’area di emergenza-urgenza senza essere dotata di Pronto Soccorso? E come fa a trasferire le specifiche competenze necessarie agli specializzandi senza espletarle direttamente? Ed un titolo rilasciato in tali condizioni è legale?
Infine, e come se non bastasse, in questo enorme dispendio di risorse e tamponi inutili, sono state di nuovo bloccati gli esami clinici presso gli studi convenzionati. Strutture sanitarie private che hanno in parte sopperito alle carenze degli Ospedali pubblici, chiusi ai pazienti esterni nel periodo più duro dell’emergenza.

È veramente doloroso rimandare indietro tutti i giorni pazienti oncologici bisognosi di esami molto costosi, risonanze, tac, prenotati a 6/10 mesi presso strutture pubbliche, lente ed inefficienti. Le uniche che possono erogare adesso queste prestazioni…..!.

Chi può, attinge ai propri risparmi, qualcun altro silenziosamente e mestamente va via rinunciando alle cure.
Intanto la coperta impalpabile continua a coprire tutto, gli uomini soli al comando, inamovibili ed arroganti con la scusa perpetrata e artificialmente procrastinata dell’emergenza, che non rendono conto a nessuno delle loro azioni o omissioni, ma che piacciono tanto ai cultori della teoria degli sceriffi; gli organi di stampa, pronti ad indignarsi ed a denunciare solo quando il re cade ( vedi esperienza De Magistris); gli organi inquirenti poi……. (interrogato il morto non risponde !).
Come dice Piero Angela , un paese muore se non ci sono punizioni per chi sbaglia né premi per chi merita…..
Per noi e per il povero popolo napoletano resta sempre tristemente attuale il grido del grande Drammaturgo e poeta Eduardo De Filippo: FUITAVENNE!!!!

FRANCESCO ARGANO