I governi dimenticano il Sud

Ancora non è chiaro cosa accadrà in Italia nei prossimi mesi.

L’ipotesi di voto anticipato non è ancora stata confermata dal Presidente della Repubblica ma questo non può essere per Salvini e per quelli che saranno i suoi alleati un alibi per non affrontare per tempo una questione fondamentale quale quella del peso e della rappresentatività del Sud nel prossimo governo nazionale.
In tutti gli esecutivi nati dopo tangentopoli è sempre mancata la attenzione necessaria nei confronti del tema economico e sociale indispensabile per diminuire il gap tra regioni settentrionali e quelle meridionali.
In questo quarto di secolo purtroppo è accaduto il contrario nonostante il peso parlamentare degli eletti.
Ciò è accaduto anche attraverso le tante compagini governative nelle quali i ministri espressione del Sud sono sempre stati incredibilmente pochi e con scarso reale potere decisionale.
Centrodestra e centrosinistra raccoglievano voti meridionali ma hanno sempre trascurato nei fatti le relative esigenze territoriali.
Se Salvini vuole per davvero radicare la Lega in tutto il territorio nazionale ha il dovere e la responsabilità di selezionare e premiare una classe dirigente ed assegnarle il compito di politiche economiche e fiscali che restituiscano al Sud la possibilità di crescere e di risolvere i suoi annosi problemi.
Senza i protagonisti del riscatto difficilmente la questione meridionale uscirà dai programmi di governo per diventare una esigenza nazionale per la quale operare con serietà e costanza.