Mentre il governo europeo continua ad inseguire il delirio della guerra contro la Russia esplode nel vecchio continente una drammatica crisi industriale determinata dalla caduta verticale del mercato automobilistico.
Dopo la STELLANTIS (Chrysler+FIAT) ma soprattutto la Volkswagen chiudono gran parte dei loro stabilimenti in conseguenza della scellerata decisione di puntare sulle auto elettriche.
Senza certezze sulle prestazioni e sulla possibilità effettiva delle ricariche e del loro costo ovviamente i potenziali acquirenti sono spariti e con loro potrebbero sparire migliaia e migliaia di posti di lavoro.
A volte le suggestioni di un ottuso ambientalismo possono fare più danni degli inquinatori
LA FALLIMENTARE FABBRICA VERDE DELLE ILLUSIONI
ECCO A VOI UNA NUOVA GUERRA
Puntuale come un orologio svizzero compare una nuova guerra. Gli estremisti Islamici che furono sconfitti qualche anno fa con l’aiuto congiunto di Russia, USA e NATO oggi ritornano in auge questa volta con la benedizione solo di USA e NATO che vogliono punire Assad colpevole di essere amico di Putin.
Con la consueta ipocrisia il mondo occidentale ed in particolare di quello anglosassone cambia il giudizio tra *buoni e cattivi” e riprende a finanziare la jihad che aveva classificato come il male assoluto.
UNA NOTIZIA DA ANALIZZARE
Una volta esisteva la cosiddetta Compagnia di Bandiera. L’ALITALIA, prima di essere stata utilizzata come mero strumento per assunzioni clientelari, ha portato in giro per il mondo lo stile italico ed ha certamente contribuito a diffondere anche la nostra cultura nei cinque continenti.
Poi è arrivata la triste stagione della crisi aziendale che oggi giunge al suo epilogo con una vendita ed acquisizione alla Lufthansa.
Nulla di cui essere lieti
IN CAMPANIA UNA SANITÀ MALATA
Che la sanità in regione Campania non fosse all’altezza dei diritti dei cittadini, purtroppo non è una novità. Ma che fosse proprio la ASLNA1, probabilmente la più grande di tutta Italia, a rappresentare il fanalino di cosa nella classifica nazionale che fotografa la qualità dei servizi e delle prestazioni costituisce la conferma di un fallimento personale di Vincenzo De Luca.
Il governatore sceriffo non solo ha la responsabilità di non aver nominato un assessore al ramo pur di esercitare un controllo personale su tutto il settore, ma ha anche il torto di mantenere come direttore generale nella ASL di Napoli città un direttore generale plurinquisito, ma sicuramente fedele.
L’ipocrisia dei “potenti” uccide come le bombe
La Corte di Giustizia Internazionale sta’ creando a Netanyahu e ad i suoi sostenitori più danni di quanto fosse prevedibile ed ecco che le Potenze Occidental gettano la maschera della ipocrisia. Cercano di salvare la faccia con qualche tonnellata di farina, ma vanno in aiuto di chi ha pianificato un intervento militare tanto crudele e punitivo nei confronti del popolo palestinese da essere stato giudicato da Papà Francesco come un genocidio.
Dispiace che il governo italiano abbia deciso di stare dalla parte di Netanyahu e non con quella del Santo Padre
MEDIO ORIENTE: SOFFIA UN NUOVO VENTO DI PACE!
Siamo tutti molto increduli. Ma il sorriso torna sui volti di tanti esseri umani in ogni parte del mondo. E’ un primo passo, certamente, perché il cessate il fuoco in Libano tra Israele e le milizie di Hezbollah é stato siglato solo per due mesi. Durante i quali l’esercito con la Stella di David controllerà il rispetto del “cessate il fuoco” dal confine nord di Israele sino a quella lingua di terra di competenza delle Forze di Intercessione dell’ONU, tra le quali quelle del nostro Esercito rappresentate prevalentemente dai reparti blindati della Brigata Sassari.
In questi due mesi l’Esercito regolare del Libano, i Caschi Blu dell’ONU e le forze armate israeliane si faranno carico di evitare sconfinamenti verso Israele, ma soprattutto tenteranno di impedire il lancio di nuovi missili contro le città e gli insediamenti israeliani dei coloni al confine con il Libano. Mentre il ruolo di garanti del rispetto di queste condizioni reciprocamente accettate dai due contendenti viene assunto da Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Arabia Saudita.
Solo la corretta e completa accettazione delle condizioni imposte per il cessate il fuoco in questi prossimi due mesi, garantiranno la prosecuzione di altri mesi in cui le armi saranno bandite in quei territori tormentati del Libano. Ma, soprattutto, spianeranno la strada per portare il “cessate il Fuoco” anche a Gaza e in tutta la Palestina. Consentendo, in tempi auspicabilmente brevi, di far arrivare aiuti umanitari ai cittadini di quella città martoriata dalla guerra e ripristinare ospedali e servizi socio sanitari adeguati per le popolazioni palestinesi sofferenti.
Un primo passo é compiuto. Le Diplomazie sono tutt’ora in attività, così come i Governi di ogni parte del mondo si stanno adoperando senza risparmio di energie per rendere efficace e concreto questo grande e iniziale segnale di pace. E prima possibile renderlo definitivo.
Ora occorre che in ogni Paese si attenuino le proteste a favore di questi contendenti o contro quegli altri. Che i toni siano abbassati, ovunque nel mondo. Questa maledettissima guerra, come quella tra Ucraina e Russia, deve solo terminare e presto. Senza vincitori ne’ vinti. Perchè la vera e unica vittoria che va festeggiata da tutti é il ritorno alla pace. E’ la fine delle sofferenze per milioni di uomini, donne e bambini. Con la speranza che presto, in quei territori, si possa tornare a respirare un clima di tolleranza, di reale integrazione, di convivenza pacifica. Perché si possa finalmente riassaporare l’aria tranquilla e profumata della libertà e della pace tra i popoli.
COMUNICATO STAMPA ON. MARCELLO TAGLIALATELA IN ORDINE ALLA VENTILATA ACQUISIZIONE DI BANCA POPOLARE DI MILANO DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT.
Dall’UFFICIO STAMPA dell’ON: MARCELLO TAGLIALATELA, RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO.
La Redazione di Campo Sud.
[08:45, 27/11/2024] Taglialatela: Quello che sta’ succedendo tra Banca Popolare di Milano ed Unicredit non è Semplicemente una battaglia finanziaria tra due gruppi bancari bensì il tentativo di un Istituto di Credito oramai straniero (Unicredit) di acquisire il controllo della terza Banca italiana (Banca Popolare di Milano) e di tutto il risparmio delle decine di migliaia di correntisti che fanno gola alla finanza internazionale.
Ci aspettiamo che la Banca di Italia intervenga per impedire che un patrimonio nazionale venga fagocitato per meri scopi speculativi.
La Banca Popolare di Milano ha un amministratore delegato Giuseppe Castagna che oltre ad essere napoletano è stato anche direttore generale del Banco di Napoli.
Questo particolare garantisce una visione certamente lungimirante della politica creditizia della BPM.
SALVARE UN PATRIMONIO CREDITIZIO ITALIANO DA SPECULAZIONI FINANZIARIE STRANIERE!
Quello che sta’ succedendo tra Banca Popolare di Milano ed Unicredit non è Semplicemente una battaglia finanziaria tra due gruppi bancari bensì il tentativo di un Istituto di Credito oramai straniero (Unicredit) di acquisire il controllo della terza Banca italiana (Banca Popolare di Milano) e di tutto il risparmio delle decine di migliaia di correntisti che fanno gola alla finanza internazionale.
Ci aspettiamo che la Banca d’Italia intervenga per impedire che un patrimonio nazionale possa essere fagocitato per meri scopi speculativi.
La Banca Popolare di Milano ha un amministratore delegato, Giuseppe Castagna, che oltre ad essere napoletano è stato anche direttore generale del Banco di Napoli.
Questo particolare garantisce una visione certamente lungimirante della politica creditizia della BPM.
IL CASO DI BEPPE GRILLO: UN FRULLATO DI IPOCRISIA; INGRATITUDINE E PARRICIDIO DI CONTE E DEGLI EX GRILLINI!
E’ proprio il caso di dirlo: Beppe Grillo è come quei padri costretti a vivere all’ombra dell’ingratitudine dei figli. Questa è l’unica analisi che calza alla perfezione con le circostanze politiche e personali di questi ultimi tempi. Lo stesso Grillo, fondatore e cuore del Movimento 5 Stelle, giova sempre ricordarlo, si è espresso in maniera sublime nei confronti della situazione: “Sono dei francescani diventati gesuiti”. A chi si stesse riferendo appare chiaro, palese e lampante basta seguire la cronaca. Con tutte le luci e tutte le ombre del caso, Beppe Grillo è e resta l’anima del movimento che non a caso assunse anche la dicitura di “grillini” quando si parlava di loro. Ma, come si sa, l’ingratitudine è uno degli scotti della politica, forse il più amaro, quello più difficile da mandare giù, specie se arriva da chi da un umilissimo studio legale romano è stato traghettato a Palazzo Chigi e poi al timone di un movimento totalmente estraneo a un certo ‘modus’, almeno all’inizio. A Grillo, intanto, che dall’Assemblea esce estromesso definitivamente, non resta che mandare a dire: Tu quoque, Giuseppi, fili mi!
BENE, BRAVI, DAVIS
Torino, anzi no, Malaga, teatro del miracolo. L’Italia del tennis si regala la seconda Coppa Davis consecutiva – la terza nella storia – e lo fa in grande stile, con Matteo Berrettini e Jannik Sinner a schiacciare il sogno olandese. I Paesi Bassi, arrivati per la prima volta in finale, si sono trovati davanti una squadra compatta, concreta, letale. Insomma, questa volta non ce n’è stato per nessuno.
Apre le danze Matteo Berrettini, che dopo un’annata piena di infortuni tira fuori una prestazione da manuale. 6-4, 6-2 a Botic van de Zandschulp, zero fronzoli, massimo risultato. Matteo piazza colpi precisi, tiene la testa salda e porta a casa il punto che vale l’1-0 Italia. Il pubblico azzurro esulta, ma sa che il bello deve ancora arrivare.
Poi tocca a Jannik Sinner, l’uomo del momento. Numero uno al mondo, inarrestabile per tutto l’anno, e oggi ancora una volta decisivo. Tallon Griekspoor prova a resistere, ma c’è poco da fare. Sinner gioca con una calma da veterano e chiude in due set: 7-6(2), 6-2. Fine dei giochi, Italia campione.
Il secondo set è una dimostrazione di forza: appena Sinner accelera, l’olandese si spegne. Il numero uno azzurro mette il punto esclamativo su una stagione straordinaria, e il resto della squadra, capitanata da Volandri applaude l’uomo che ha chiuso il conto.
Questo titolo arriva 47 anni dopo la prima storica vittoria del 1976, con Panatta e Barazzutti protagonisti, e appena un anno dopo il successo del 2023. Non solo: con questa vittoria, l’Italia entra nella ristretta cerchia di nazioni capaci di vincere nello stesso anno sia la Coppa Davis che la Billie Jean King Cup.
L’Italtennis non è più una promessa, è una realtà. Sinner ha trascinato la squadra con prestazioni eccezionali, ma questa Coppa Davis è anche il frutto di un gruppo coeso e motivato. Berrettini ha risposto presente nel momento decisivo, Musetti e company hanno dato il loro contributo lungo il cammino, e il capitano Volandri si è confermato una guida capace.
La Coppa torna a casa. Ed è azzurra, ancora una volta.