giovedì, Maggio 15, 2025

GLI SPRECHI DEL COMUNE DI NAPOLI

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Sprechi e amministrazione comunale – Impianto di illuminazione pubblica da tempo ultimato e mai attivato – presentato un esposto alla Procura regionale Corte dei Conti Campaniadal Comune, ad oltre due anni dalla chiusura del cantiere, restano non chiarite le cause dello spreco e del disservizio.

Accade a Napoli, in pieno centro storico patrimonio Unesco; nel tratto di strada che va da via San Giovanni a Carbonara fino a via A. Poerio, nell’ambito di un piano di opere volte alla riqualificazione urbana del territorio, da tempo è stato realizzato, installato e completamente ultimato un nuovo impianto di illuminazione pubblica. L’impianto, perfettamente ultimato da oltre due anni, non è stato però mai attivato. Con un particolareggiato esposto, presentato alla sezione regionale Campania della Procura presso la Corte dei Conti, la vicenda è stata sottoposta alla valutazione dell’organo requirente della magistratura contabile.

L’avvocato Carmine Ippolito, raccogliendo il grave disagio lamentato dagli esercenti commerciali e dai cittadini residente nell’area, ha redatto e materialmente proceduto alla presentazione della denunzia.

Nell’esposto, in particolare, si lamenta che “la vicenda rischia di entrare a pieno titolo, nella storia universale degli sprechi delle pubbliche finanze”.

Ad oltre due anni dall’avvenuta ultimazione dei lavori di riqualificazione urbana dell’area, e dalla relativa completa chiusura dei cantieri, l’impianto di illuminazione pubblica, compendiosamente finanziata, neppure risulta essere stato ancora messo in rete.

Nell’esposto si lamenta che il vecchio impianto di illuminazione ancora attivo, di assai risalente installazione, è obsoleto e, soprattutto inadeguato a garantire accettabili standard di sicurezza onde prevenire i rischi derivanti sia dal traffico veicolari, sia da scippi, borseggi e atti di vandalismo particolarmente frequenti in zona in danno di turisti e residenti più vulnerabili.

Beccaria – osserva l’avvocato Ippolito nell’esposto – nel suo trattato “dei delitti e delle pene” già sottolineava l’importanza della prevenzione dei crimini piuttosto che della repressione. E Beccaria vedeva, nella pubblica illuminazione, delle strade uno strumento di fondamentale importanza per la sicurezza urbana al fine di prevenire crimini e disagi. Un efficace impianto di illuminazione pubblica scoraggia di certo i criminali – aggiunge il legale – perché rende le strade più sicure e visibili.

Dal Comune non risultano chiarite le ragioni che hanno impedito l’attivazione dell’impianto ormai da tempo installato nell’area prossima a Castelcapuano.  Ed in alcun modo – si precisa nell’esposto – la competente area amministrativa del Comune di Napoli risulta avere avviato un’efficace indagine conoscitiva al fine di chiarire le ragioni, e le eventuali responsabilità, sottese al disservizio ed allo spreco delle risorse utilizzate per finanziare la realizzazione di un impianto di illuminazione che, allo stato, non assolve neppure a funzioni di carattere ornamentale, conclude ironicamente l’avvocato Ippolito.

 

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