lunedì, Ottobre 14, 2024
HomeEconomia / Approfondimenti"GIOIA AFRICANA" LA COLLEZIONE PREZIOSA NATA DAL DESIGNE E DALL'INNOVAZIONE.

“GIOIA AFRICANA” LA COLLEZIONE PREZIOSA NATA DAL DESIGNE E DALL’INNOVAZIONE.

Romualdo Pettorino (CNA Orafi): “ la priorità oggi è pensare e costruire gioielli a impatto ambientale zero”.

Si è svolto al Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli la Mostra Didattica “Gioia Africana”, presentazione delle collezioni preziose di artefatti  progettati dagli studenti  dei CdSS Triennali Design e Comunicazione per la Moda quali esiti delle tematiche affrontate negli insegnamenti di Tradizione del Design orafo e Innovazione per il Design orafo. Un momento importante di discussione sul settore e sulle strategie e modalità di innovazione tecnologica e di gusto che già da tempo è attiva nell’intera filiera orafa. Alla presenza tra gli altri di Ornella Zerlenga, Direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale; Danila Jacazzi, delegata Terza Missione DADI; Roberto Liberti, Coordinatore del CdS Design per la Moda DADI; Maria Dolores Morelli, Coordinatore del CdS Design e Comunicazione DADI, e l’orafo Gustavo Renna, si è parlato dei “Gioielli energetici”, elaborati partendo dalla conoscenza dei principali simboli energetici, le collezioni “I dream of a Jewel” per il  concorso promosso dal DADI e dalla Gioielleria Corvino. Di grande pregio i preziosi  di  “Gioia Africana” progettati a partire da designer africani, in materiali e modalità compositive tipiche locali ibridando geopolimeri innovativi e sostenibili a basso impatto ambientale. “La lezione africana è importante, anzi oserei dire fondamentale – esordisce Romualdo Pettorino, presidente di CNA Orafi Campania – anche in considerazione della rimodulazione in chiave moderna del gioiello e di ciò che gravita intorno alla sua lavorazione”. Il noto gemmologo, intervenuto nel polo universitario di Aversa ha poi continuato: “Prioritaria oggi è l’ecosostenibilità di un gioiello in un continente come quello africano ricchissimo di materia prima,  diamanti, brillanti e pietre di colore. Da assimilare la lezione africana che ha saputo individuare in un design semplice come teschi corde e pietre normali, una tessitura moderna del gioiello ad impatto zero, un gioiello che comunica non solo con chi lo acquista, ma anche e soprattutto con l’ambiente dal quale proviene”. Il presidente Pettorino ha poi sottolineato: “Si tratta in pratica di una cultura comunicativa antica ma dal cuore modernissimo, che nel tempo e con l’esperienza tecnologica e innovativa è diventata essenza preziosa globale. La cultura occidentale è molto più glamour, ma manca di una visione ecosostenibile come quella africana che oggi a noi insegna tanto”. Il numero 1 degli orafi campani di CNA ha poi concluso: “Dal cosiddetto continente nero arriva un messaggio forte e distinto, giunge a noi una nuova metodica per i gioielli ad impatto zero, e sono felicissimo che le nostre Università siano state le prime a recepire questa lezione fatta di materie prime povere come l’ebano, il legno e tanti altri supporti con i quali pensare e costruire gioielli unici ed inimitabili come nella nostra grande tradizione orafa. Azzerare l’impatto ambientale del gioiello vuol dire concedere nuova vita ad una emozione che brilla ma non inquina”.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments