In un momento storico segnato da due conflitti devastanti ai confini dell’Europa — Gaza e Ucraina — la posizione dell’Italia non può essere quella di un osservatore passivo.
La Meloni è l’intero governo nazionale devono non solo insistere affinché il prossimo vertice internazionale si tenga a Roma, ma devono anche ottenere che oltre ai dazi venga affrontato il tema della pace in Ucraina e quello di Gaza. Sarebbe un pessimo segnale se fossero affrontati solo temi economici. L’Italia e l’Europa devono essere protagonisti con un radicale cambiamento di politica estera.
Le parole non bastano: serve una visione, una linea chiara, una nuova leadership mediterranea. L’Italia, troppo spesso marginale, deve farsi ponte di dialogo e pace, non scudo di silenzi comodi.
Gaza e Kiev non sono solo titoli di giornale. Sono ferite del nostro tempo, a due passi da casa nostra.
La geopolitica non è mai neutra. Ed è il momento di sceglierne il lato.