FINALMENTE SI RIPRENDE A PARLARE DI LIBERARE L’EDIFICIO DELL’EX HOTEL LONDRA. Appello accorato al Ministro della Cultura Genny Sangiuliano!

Sarà certamente per la fortuna di aver avuto un Ministro della Cultura napoletano; sarà per l’immediata, competente e infaticabile attività di questi pochi mesi del nostro concittadino  Gennaro Sangiuliano nei confronti della città e del suo incalcolabile e meraviglioso patrimonio artistico e culturale; sarà per i risultati fin qui già raggiunti dal Ministro, nelle interlocuzioni con le autorità locali e negli Accordi di Programma sottoscritti in tempi da record per disegnare e designare in via definitiva il futuro di Palazzo Fuga, tra polo museale, Biblioteca Nazionale ed attività Universitarie a tutto tondo. Sarà forse per la rapidità e la determinazione con la quale il Ministro ha voluto e saputo salvare un edificio storico cittadino da un frettoloso quanto illegittimo abbattimento disposto recentemente dal Comune di Napoli nel quartiere di Materdei, per l’asilo nido, ex sede dell’Opera Maternità e Infanzia di via Appulo. Un edificio realizzato negli anni 30 in perfetto stile razionalista, in ottimo stato di conservazione, unico presidio per l’infanzia e sicuro riferimento per le famiglie di un intero quartiere. Complesso scolastico di evidente pregio, salvato in extremis grazie al riconoscimento del Vincolo Storico-Architettonico espresso ad hoc dal Ministero dei Beni Culturali, poche settimane or sono.  O forse sarà anche per le forti pressioni esercitate, anche da questo giornale, per il recupero della Stazione Borbonica della 1^ Linea Ferroviaria italiana Napoli- Portici. La Stazione BAYARD, dal nome dell’ingegnere progettista. Struttura ferroviaria completamente vandalizzata che partiva in prossimità di Piazza Mercato (oggi Corso Garibaldi a pochi metri dall’attuale stazione della Circumvesuviana) e raggiungeva la cittadina vesuviana attraverso 13 chilometri di linea ferrata sino alla Reggia Borbonica di Portici (1839). Una linea ferroviaria che nel corso di pochissimi anni sarebbe stata prolungata sino a Pompei, Castellammare, Nocera Inferiore e poi Mercato San Severino ed Avellino (1842).  Un’opera ingegneristica straordinaria per quei tempi, tanto in Italia, quanto in Europa. Ebbene, anche questo possibile recupero funzionale e vieppiù, della memoria storica ottocentesca di un popolo, oltre che di un autentico pregio architettonico e culturale, potrebbe costituire il nuovo “impegno” qualificante del Ministro Sangiuliano, attraverso quei passi necessari che mai nessuno ha inteso compiere in città nel corso di questi ultimi 50 anni.

Il restauro e riuso a fini museali della stazione borbonica potrebbe costituire, da sola, un volano turistico unico ed entusiasmante per la città capoluogo e le tante cittadine vesuviane che si affacciano sulla antica linea ferroviaria: da Portici a Pompei, da Ercolano a Oplonti, da Castellammare a Torre del Greco, passando per il Miglio d’Oro e le sue splendide Ville settecentesche, l’Antiquarium di Boscoreale e il Museo ferroviario di Pietrarsa. Un “unicum” turistico e culturale mozzafiato! E noi siamo certi che prima o poi avremo anche notizie di iniziative del Ministro Sangiuliano in tale direzione.

Ma é proprio per la promozione turistica di qualità di cui ha bisogno Napoli  per favorire uno sviluppo organico del territorio, che in queste settimane abbiamo registrato la sacrosanta levata di scudi delle Associazioni di categoria degli Albergatori e di Confindustria Napoli per liberare il magnifico edificio dell’ex Hotel Londra & Ambasciatori di Piazza del Municipio, e restituirlo alla sua originaria e più consona funzione di struttura alberghiera. Occupato nei giorni immediatamente seguenti il terribile terremoto del Novembre 1980 dal Comune di Napoli per ospitare temporaneamente gli innumerevoli servizi comunali evacuati dalle sedi rese inagibili, il grande fabbricato, terminata l’emergenza terremoto,  fu restituito all’Ente proprietario  (Demanio dello Stato) che ritenne opportuno, successivamente, di assegnarlo al Tribunale Amministrativo Regionale, per ospitarvi gli uffici della Sede Regionale della Campania. Funzione che conserva tutt’ora nonostante l’anacronistica e impropria collocazione nella zona centrale della città con maggiore valenza turistica e assoluta necessità di ospitalità alberghiera di qualità.

Anche in questo caso la risorsa su cui sembrerebbe opportuno far ricorso é ancora una volta il Ministro della Cultura Genny Sangiuliano. Soprattutto perché quest’ultimo non potrà certamente dimenticare le “battaglie” politiche della Destra napoletana proprio su questo punto delicato del rilancio turistico della città che partiva, non a caso, dalla restituzione alla comunità  del prestigioso Hotel Londra & Ambasciatori con la sua funzione originaria di grande e storico albergo collocato a due passi dalla Stazione Marittima, dal Maschio Angioino, Palazzo Reale e il Teatro San Carlo. Un quadrilatero di opportunità irripetibili e irrinunciabili che, con la sempre valida opzione dell’Area Franca portuale sollecitata dai Parlamentari del MSI negli anni del dopoterremoto, tracciava le ipotesi progettuali e le direttrici per lo sviluppo della città per il nuovo millennio.

E, più recentemente, nella sua ultima esperienza in Consiglio Comunale di Napoli (1997/2001) nel ruolo di Capogruppo Consiliare di AN, Antonio Parlato avanzava imperterrito oltre 30 “Ordini del Giorno di Indirizzo” nei quali veniva richiesto l’impegno del Comune di Napoli affinché il Demanio dello Stato cedesse all’Ente Locale lo storico palazzo dell’ex Albergo Londra & Ambasciatori per restituirlo alla città nell’antico splendore. Una battaglia sacrosanta e di buon senso quella di Antonio Parlato e di tutti i Parlamentari napoletani di quegli anni fulgidi che avevano a cuore concretamente e con passione travolgente la rinascita della Capitale del Mezzogiorno d’Italia. Parlato, nei suoi Ordini del  giorno di indirizzo indicava anche una soluzione alternativa, immediatamente praticabile e certamente prestigiosa, per il trasferimento degli Uffici del TAR Campania: Il Palazzo della ex Pretura di Piazza San Francesco di Paola, in prossimità di Porta Capuana, per il quale era stato già predisposto un organico e spettacolare progetto di restauro complessivo a cura dello stesso Demanio dello Stato, proprietario del monumentale edificio gotico, che fu sede di un ex Convento francescano.

Cosa é possibile fare a questo punto per procedere ad una siffatta operazione di riqualificazione complessiva del patrimonio pubblico? Quale iniziativa concreta potrebbe determinare il riuso di uno storico complesso architettonico (l’ex Pretura) oggi inutilizzato, per ospitarvi sempre Uffici Giudiziari (TAR Campania) e restituire l’ex Hotel Londra & Ambasciatori alla sua originaria funzione turistico-culturale in pieno centro cittadino?

In quali mani migliori può essere affidato un progetto così atteso ed esaltante  che vive nei cuori di intere generazioni di Napoletani? Quale migliore occasione può essere offerta alla città di poter contare su un Ministro della Cultura così dinamico e illuminato?

Noi ci crediamo, senza alcuna esitazione! Confidando, oltre ogni ragionevole aspettativa, sulla sensibilità e operosità di uomo di cultura e delle Istituzioni:  Il nostro concittadino e Ministro della Repubblica Italiana.