DAL CENTRO-SINISTRA ALLA SINISTRA-SINISTRA: 40 ANNI DI OBLIO DI UNA CITTA’ SOFFERENTE!

E’ stato realizzato da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma un Rapporto sulla Qualità della Vita nel 2022.

La domanda: Qual è la città italiana dove si vive meglio.

Il Rapporto, come al solito, è sconfortante per tutto il Meridione d’Italia.

Il divario tra Nord e Sud è netto ed impietoso.

La classifica è guidata da Trento, Bolzano, Bologna e Firenze

Gli ultimi dieci posti sono occupati da Palermo, Taranto, Vibo Valentia, Foggia, Agrigento, Napoli (quartultima), Caltanissetta, Siracusa, Crotone 

La classifica si basa su una serie di parametri come il lavoro, l’ambiente, l’istruzione, la formazione, il reddito, la ricchezza, la sicurezza sociale, il tempo libero.

Questi risultati dovrebbero far riflettere gli amministratori locali e quanti avrebbero dovuto provvedere ai bisogni dei cittadini.

Pensiamo a Napoli. Da decenni si sono succeduti alla guida della città partiti di sinistra o populisti alla De Magistris. Cosa hanno fatto?

E la Regione, con quel De Luca che impone ovunque il suo potere ed i suoi uomini?

I risultati del rapporto testimoniano come nessun amministratore napoletano abbia saputo incidere sulla realtà, al di là delle affermazioni roboanti delle quali era principale rappresentante Luigi De Magistris, ma De Luca e Manfredi non scherzano.

Possibile che si debba avere un sistema da trasporti da terzo mondo, con mezzi su strada che non hanno orari , con funicolari che periodicamente chiudono per guasti o revisioni, con una metropolitana i cui tempi d’attesa sfiorano spesso i venti minuti.

Pensiamo poi al settore dell’istruzione, con scuole spesso in edifici in cattive condizioni di manutenzione, talvolta senza neppure il certificato di idoneità. 

  E l’ambiente? Solo da qualche giorno riaperta la Floridiana mentre è una tristezza vedere come è ridotto il Virgiliano. 

Per non parlare della viabilità dove spicca l’assenza dei vigili urbani con macchine in seconda e terza fila impunite.

Sono tutte situazioni che sono sotto gli occhi di tutti, ma evidentemente a molti piace vivere in queste condizioni, mentre manca una efficace azione di stimolo e contrasto da quei partiti che dovrebbero fare l’opposizione. 

Ma la valutazione sulla qualità della vita non si ferma qui.

La Lega Ambiente insieme con Ambiente Italia ed Il Sole 24 ore ha valutato anche le performance ambientali dei 105 comuni capoluogo prendendo in esame  sei aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, ambiente urbano ed energia. Qui si capovolge la posizione in classifica rispetto all’altro rapporto. E’ Bolzano, questa volta, al primo posto seguita da Trento.

Ancora una volta le città del Sud sono in coda. Unica eccezione Cosenza che si piazza al quinto posto.

E Napoli? Non pervenuta!