Crisi estiva, capolavoro di Salvini

Si potrà pensarla come si vuole, condividere o meno le idee e la politica di Salvini, ma un dato è condiviso dai maggiori esperti della materia: oggi, nessuno come lui, sa gestire la comunicazione politica. Anche L’idea di provocare la crisi di governo a ridosso del ferragosto, rappresenta un autentico capolavoro, non solo di strategia politica, ma anche di comunicazione, al punto da far trovare impreparati i media in un periodo, quello estivo, tipicamente avaro di notizie,  e di costringerli ad una rincorsa affannata.
Il Capitano, per contro, è già in campagna elettorale con comizi organizzati sulle spiagge. Salvini sta dimostrando di essere non solo un ottimo comunicatore, ma anche un abile stratega politico. Ha stretto nell’angolo l’alleato – avversario e lo sta colpendo ripetutamente su argomenti particolarmente sentiti dai cittadini.  Oltre che la politica migratoria, sta rilanciando con forza la riduzione delle tasse e il via libera alle grandi opere per consentire sviluppo ed occupazione, ribadendo di essere stanco di chi sa dire solo di no. Rilanciare questi temi,  in un periodo di vacanze, fa un certo effetto. Così è di effetto la richiesta di convocare il Parlamento il prima possibile, facendo ritornare a “lavorare” i parlamentari. Questo è sicuramente apprezzato dagli elettori.  Non sappiamo come evolverà la crisi, ma al momento il gioco lo sta conducendo Salvini, spiazzando tutti.
Mattarella correrà il rischio di proporre un governo tecnico? I partiti che potrebbero sostenerlo potranno mai addossarsi la responsabilità di manovre lacrime e sangue? Probabilmente no, anche perché il messaggio che viene percepito in maniera chiara, allo stato, è quello del leader della Lega: andiamo a votare, siamo pronti a governare.