Caro Direttore,
leggo dal Mattino di oggi (19 Maggio) una dichiarazione della Procuratrice per i minori, dottoressa Maria De Luzemberg, che lamenta l’esiguità delle pene per i genitori dei minori che evadono l’obbligo scolastico.
Evidentemente qualcuno si è finalmente accorto, dopo decenni, della ridicola esiguità della pena : una multa di trenta euro.
Mi permetto di ricordare qualche mia esperienza al riguardo.
Premetto che sono stato Dirigente Scolastico di un Istituto Statale della zona di Secondigliano e molto spesso, purtroppo, sono strato costretto a segnalare episodi di inadempienza, come nel caso in discorso.
Ecco allora cosa si verificava:
Dopo un bel po’ di mesi dalla segnalazione, e ciò non sempre avveniva, i genitori del minore inadempiente venivano convocati per un processo in Tribunale davanti ad un Giudice Monocratico.
In genere i genitori si presentavano senza avvocato con l’ovvia conseguenza della necessità della nomina di un difensore d’ufficio il cui onorario veniva pagato dallo Stato.
In un caso si presentarono tre importanti avvocati. Il minore era figlio di un boss che era ristretto in un carcere del Nord Italia ed il loro compito, evidentemente ben pagato, era quello di esigere la presenza del suddetto genitore in modo da consentirgli un trasferimento a Napoli, o comunque un viaggetto gratuito nella propria città .
Io, intanto, venivo regolarmente convocato, in quanto Dirigente scolastico. Spesso la convocazione mi veniva consegnata sia da un Ufficiale Giudiziario sia da un Carabiniere. Evidentemente il solerte magistrato non voleva correre il rischio che questo strano funzionario dello Stato non si presentasse al processo.
Mi recavo in tribunale e dopo una lunga attesa veniva chiamata la causa che si risolveva, come ora ha dichiarato (ma l’ha scoperto solo ora?) la Procuratrice dei minori, con una multa di venticinque euro affibbiata alla famiglia dell’alunno “filonista”.
Risultato? I genitori se ne andavano sghignazzando.
Lo Stato aveva speso soldi, tempo e personale di vari Istituzioni Pubbliche impegnato in una inutile passerella senza senso, ne effetti concreti.
Io avevo perso una intera giornata che avrei potuto dedicare ai miei impegni in una scuola, per altro Istituto comprensivo, piena di problemi, in un quartiere particolarmente difficile della periferia nord di Napoli.
Mi domando: é questo il sistema per eliminare o almeno arginare efficacemente il triste fenomeno dell’abbandono scolastico o della inadempienza?
Scusa lo sfogo.
Elio Fusco