I nostri marittimi finalmente liberi, ma il Governo confonde i fischi per applausi !!

Ci eravamo imposti di attendere il rientro in Patria dei nostri connazionali. Che sbarcassero su quel molo del porto di Mazzara dal quale erano partiti ben 108 giorni orsono. Abbiamo atteso che riabbracciassero i familiari e che partissero i sacrosanti festeggiamenti della cittadinanza Mazarese per i loro concittadini così lungamente provati da una prigionia tanto ingiusta quanto inconcepibile e inaccettabile per un Paese civile e democratico.
Abbiamo voluto che fossero spenti i riflettori su questa tristissima vicenda dei nostri marittimi e, soprattutto, abbiamo atteso che “sfumassero” le immagini immancabili e “premeditate” di Ministri e Capi di governo che, sapevamo bene, avrebbero colto il ritorno in Patria dei pescatori siciliani come una ghiotta occasione di passerella politica che sancisse il raggiungimento di un grande risultato politico e mediatico per il governo in carica.
A Napoli diremmo che costoro “hanno scambiato fischi per applausi”. Prova ne sia che la consueta passerella in Patria, magari all’Aeroporto militare di Ciampino, nella Capitale, questa volta non c’é stata. E non si sono visti neanche sul molo di Mazzara del Vallo, ove i nostri marittimi sono stati accolti (famiglie a parte) dalle sole Autorità locali che tanto si erano spese per la loro liberazione in questi interminabili tre mesi. E allora? La solita messinscena questa volta non c’é stata, vi domanderete?? Per carità, non sia mai detto! Questa volta la passerella i nostri ministri sono andati a “percorrerla” addirittura in Libia. Accanto all’aguzzino e organizzatore del sequestro dei nostri pescatori.
Quel tale generale Haftar, omaggiato e riverito sino in patria, oltre quel mar Mediterraneo che costui utilizza per le sue finalità predatorie o che insanguina con le migliaia di migranti che perdono la vita stipati su imbarcazioni improbabili, nel tentativo di fuggire verso l’Italia e l’Europa. Si proprio lui, il “mitico” generale Haftar, ritratto con il Primo Ministro Italiano e quello degli Esteri due giorni prima della liberazione dei nostri marittimi, ad annunciare al mondo intero la imminente liberazione degli uomini da lui stesso sequestrati. Quel Generale Haftar che incassa milioni di Euro dall’Italia e dalla Unione Europea per contenere e dissuadere le partenze dei migranti dai porti libici e che, al contrario, trova il tempo di mandare le sue motovedette a sequestrare pescherecci stranieri in acque internazionali, con azioni di autentica pirateria del terzo millennio. Ma quel che é assolutamente più grave e inconcepibile della iniziativa degli uomini di governo che ci ritroviamo, é la legittimazione politica che questi ultimi hanno concesso, forse inconsapevolmente, al “pirata” libico, che si sentirà autorizzato, nel prossimo futuro, a minacciare e sequestrare ancora altri pescherecci (italiani soprattutto)
in navigazione in quelle acque internazionali. Tanto dopo un po’ di “vacanza forzata” dei malcapitati di turno, ci sarà qualcuno che andrà sino a Bengasi a ringraziarlo e omaggiarlo. E magari a lasciargli anche un considerevole “risarcimento” economico per il disturbo!! “Potenza ed efficacia” della attuale politica estera del nostro Paese……
Ma siamo ormai alle porte del Natale più tormentato e difficile degli ultimi 50 anni e il rientro dei nostri connazionali in Patria ci ripaga certamente delle angosce di questi giorni bui. Sapere che questi padri di famiglia potranno trascorrere un Natale sereno con i propri congiunti, dopo tante paure e privazioni, rende più felice tutti noi che abbiamo trepidato per loro. Auguri ragazzi. Buon Natale di vero cuore da tutti gli Italiani degni di questo nome e di questa terra meravigliosa.
Delle follie, del pressapochismo e della inadeguatezza degli uomini di governo di questo Paese torneremo a parlare presto. Una banda di improvvisatori che “scambia i fischi per applausi” e che non si rende conto dei danni che produce. Come la vostra terribile disavventura dimostra!