Un altro capolavoro di De Luca: già esauriti i fondi per le prestazioni diagnostiche e di laboratorio!

Non di solo Covid muore l’uomo. Nella Campania “sceriffamente” amministrata da Vincenzo De Luca, si può morire persino di mancata diagnosi. Non è la storia di una Contea scordata nell’angolo più sperduto della Terra in un anno indicibile e inclassificabile, ma la Campania del 2021, la Regione più importante dell’interno Mezzogiorno d’Italia.
Il Covid è stata la fortuna politica di De Luca, ma la rovina non solo politica – che è anche più grave – di tanti, e forse di tutti i campani.
Le cronache, i giornali consegneranno agli annali il De Luca che col pugno di ferro ha (fatto finta di) affrontato il Covid, ha represso le libertà individuali e i diritti inalienabili per il bene di tutti, che, mentre tutta Italia allentava le restrizioni, lui insisteva e persisteva con le chiusure, i blocchi, il terrorismo mediatico e informativo; che per arginare le sue crisi di inferiorità con la nordica Bergamo rispose con la “polpottiana” parata militare dei camion che invasero San Giovanni a Teduccio di notte per scaricare i moduli degli ospedali Covid. Quegli stessi moduli che sono stati inaugurati più volte senza entrare in funzione mai.
E poi per primo l’imprimatur con il vaccino per sé e per i suoi senza rispettare la fila, anzi, saltando la fila e togliendo la dose a chi ne avesse effettivamente bisogno. Strafottendosene della priorità, con tanto di foto di rito, da spacciare come esempio per tutti.
E poi il green pass, invenzione di sua (?) sponte, pagato con le tasche di tutti i cittadini. Poco importa se la “genialata” sia anticostituzionale, l’importante è emetterlo prima degli altri. Il Garante della Privacy stabilisce che è illegale? Chi se ne frega: lui, nel suo regno, lo stampa ugualmente.
E via con le comparsate tv, gli show dalle sue dirette con il “retro panno istituzionale”, la carriera del personaggio De Luca evolutasi da macchietta a caricatura della sua stessa imitazione.
Giornali, tv, dirette omnia dove il presidentissimo (che ha riservato/conservato per se stesso anche la nomina a Commissario di quella sanità promossa e distrutta a proprio uso, abuso e consumo) non accennano minimamente, nemmeno nozionisticamente, o a mero esercizio del diritto di cronaca, che la Campania di De Luca ha finito i fondi dedicati alla sanità pubblica.  Il secondo semestre dell’anno è appena iniziato e, pertanto, ogni prestazione a brevissimo sarà a pagamento e a totale carico degli assistiti campani!
De Luca ha esperienza, è un fine conoscitore della macchina burocratica e le cose riesce anche a farle bene: nel caso specifico è possibile addirittura creare una sorta di scadenziario.
Da marzo scorso sono a pagamento ogni esame di biologia e genetica molecolare. Analisi essenziali per trattare le patologie oncologiche e individuare le neoplasie. Una malattia contro cui la tempestività gioca un importantissimo fattore vitale.
Da giugno è esaurito il budget per gli esami cardiologici e diabetologici, pertanto, il paziente e il malato sono costretti a rivolgersi in centri che ingrossano le file e aumentano le attese.
Dal 14 luglio ci sarà lo stop anche per tutto il settore di diagnostica per immagini: T.A.C., ecografie, radiografie, mammografie saranno eseguibili sono in determinati centri convenzionati che, conseguentemente, saranno ingolfati rimandando di fatto gli esami a data da destinarsi. Speriamo non postuma.
Ma per agosto, ossia tra poco meno di un mese, ci sarà il vero e proprio colpo di grazia: niente più analisi del sangue e delle urine!
La soluzione, per fortuna, c’è e ce ne sono addirittura due: o recarsi nei pochi centri abilitati che saranno presi letteralmente d’assalto con conseguenti indicibili file di attesa per un appuntamento, oppure mettere mano al portafogli e pagare di tasca propria gli esami che occorrono. Ma ciò non darà diritto all’esclusione dal pagamento dei vari balzelli.
La vita – per sfortuna di tanti, ma per la fortuna di tutti – non finirà certo ad agosto, ma da agosto in poi il governo centrale ha legiferato dando il via per lo sblocco dei licenziamenti: tantissimi lavoratori si troveranno per strada, moltissimi avranno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena e far fronte a cure ed accertamenti medici completamente a pagamento, sarà un vero dramma.
Tutto questo in un territorio dove la disoccupazione è una cronicità acuita dagli ultimi sciagurati (in)successi a cinque stelle: la chiusura della Whirlpool con conseguente licenziamento di massa degli oltre trecento operai a cui vanno aggiunti gli occupati nell’indotto e il licenziamento degli stabilimenti di quella che fu la FIAT, che non produrrà più in Italia le city-car e che, con la fusione con i gruppi Renault e Peugeot nel marchio unico Stellantis, chiuderà anche le concessionarie medio-piccole le cui conseguenze sono presto tratte.
Vita e lavoro non tanto lontani nemmeno dalla tristemente nota Terra dei fuochi che continua a far danni. E soldi.
Tv e giornali finanziati con mezzo milione di euro in piena pandemia/emergenza sanitaria-ospedaliera, ancora non raccontano ciò che per i tanti malati è già una realtà. Eppure, anche questo è un capolavoro sanitario del presidente plebiscitario da consegnare alla storia! Che fortunati questi campani !!!