L’ASL na 1 sempre più sotto i riflettori: La Corte dei Conti indaga sui pagamenti ai centri convenzionati nei mesi del Covid 19

Asl na 1 senza pace. Continua “l’interesse” della Magistratura sulle attività poste in essere dai vertici aziendali e dall’Assessorato Regionale alla Sanità, in ordine alla gestione della più grande azienda sanitaria d’Europa in epoca di pandemia da Coronavirus.

Questa volta é la Corte dei Conti che vuol vederci chiaro in materia di pagamenti e anticipazioni ai “Centri Riabilitativi Accreditati” nei mesi di blocco delle attività assistenziali causati dall’emergenza Covid 19, con attività sanitarie sostitutive erogate da remoto : la cosiddetta telemedicina e teleassistenza. Tale procedura configura una ridotta erogazione di prestazioni sanitarie agli utenti, che spesso é coincisa con un numero di addetti al lavoro ridotto rispetto alle attività assistenziali ordinarie. In buona sostanza, la Corte dei Conti vuole accertare se ci sia stato Danno Erariale in danno dell’Azienda Sanitaria, nella presunta liquidazione di fatture di pagamento per le prestazioni sanitarie dei Centri di Riabilitazione, relative ai mesi di massima emergenza Covid, senza tener conto che si trattasse di prestazioni parziali, o comunque diverse, liquidabili  pertanto in riduzione percentuale delle prestazioni effettivamente erogate.

Un accertamento piuttosto delicato e complesso che é stato affidato dalla Corte dei Conti ai Militari della Guardia di Finanza, specialisti nelle indagini economico-finanziarie. Indagine che si affianca a quella già disposta alcune settimane or sono dalla Procura della Repubblica di Napoli in ordine all’accordo della Regione Campania, sulle prestazioni effettuate dalle Case di Cura convenzionate con il S.S.Regionale, nel corso dell’emergenza Covid.