Di Maio studia da premier e prende lezioni da Draghi.

Da quando l’Agenzia di Stampa Adn Kronos ha battuto la notizia dell’incontro segreto tra Di Maio e Draghi lo scorso 24 Giugno, le fibrillazioni nei palazzi romani della politica (e non soltanto romani) sono sempre più forti e “palpitanti”.

C’é chi grida al complotto; chi già avverte aria di crisi di governo; chi dichiara seccato che Draghi sarà prontamente “respinto” con tutto il suo bagaglio di interessi oscuri; chi, ancora, vede in  Di Maio un lucido e cinico “guastatore” dell’attuale maggioranza o parte di essa, allo scopo di rimescolare le carte e di proporsi quale erede designato, con tanto di padrino autorevole, per la formazione di un nuovo governo, magari in autunno.

Cosa non fantascientifica con una guida spirituale e politica come Mario Draghi, considerato dal Quirinale l’uomo della Provvidenza.

Ancora un tecnico che arriva di soppiatto dai Palazzi della Finanza Internazionale, pronto a riesumare le stantie e inaffidabili politiche delle “Lacrime e Sangue” tristemente note agli italiani ma fin troppo gradite alla sinistra nostrana.

Come e quando conosceremo gli sviluppi di questo incontro così segreto da far chiacchierare e terrorizzare gran parte del mondo politico nazionale?

Basterà andarsene al mare in Agosto, votare per le elezioni regionali in Settembre (se non ci saranno altri problemi nel frattempo) e, in piena vendemmia in ottobre, conosceremo il verdetto sulla permanenza di Conte a Palazzo Chigi.

Sempre che qualcuno non gridi all’attentato alla Costituzione poiché Conte, nel frattempo, si é blindato e  dunque messo al  riparo con la proroga al 31 Dicembre dello Stato di Emergenza Nazionale. Ma questo elemento é forse sfuggito al duo Di Maio-Draghi, nei panni del gatto e la volpe??