Il “mini Pdl” che porterà Fratelli d’Italia al centro

L’operazione “mini PDL” annunciata dalla Meloni in occasione dell’ultima assise nazionale del suo partito è in pieno svolgimento.
Le voci dello sfaldamento definitivo di Forza Italia, con l’ennesimo azzeramento da parte del padre padrone del vertice da egli stesso nominato appena pochi giorni fa, hanno determinato un vero e sembra definitivo terremoto.
Toti annuncia la sua uscita per dar vita ad un non meglio precisato partito di centro, mentre l’altra “vice” Mara Carfagna per la prima volta manifesta la sua insofferenza e convoca, secondo notizie di stampa, una ventina di deputati in un ristorante romano per un progetto autonomo.
Altre indiscrezioni di stampa informano delle operazioni di Crosetto che, per conto della Meloni, starebbe trattando l’ingresso, a vele spiegate, della stessa deputata salernitana, oggi vice presidente della Camera, in FDI insieme ad un folto gruppo di deputati, senatori, consiglieri comunali e regionali, Sindaci.
Al momento non è dato di sapere se le indiscrezioni troveranno o meno conferma in decisioni formali, ciò che va sottolineato è che FDI, rinnovando il tragico errore di Fini, tenta di abbandonare la sua area politica e culturale di nascita e che ha fin qui (ma sempre meno) ha giustificato la sua stessa nascita ed esistenza, per collocarsi verso il centro, visto che non ha avuto la forza e la coerenza di restare fedele alle sue sempre più compromesse radici.
Non v’è dubbio che le nuove eventuali “acquisizioni” di origini democristiane, socialiste e forziste dopo breve tempo pretenderebbero “correzioni” di linea politica costringendo i meloniani a rinunciare definitivamente ad ogni riferimento alla storia ed ai valori di riferimento, per collocarsi definitivamente nel perimetro del politicamente corretto, come peraltro è già accaduto in Europa dove Fdi è con i conservatori, distinto e distante dalle destre populiste e sovraniste europee.
Noi da tempo abbiamo deciso di seguire le idee, contenitori di valori  e non i partiti, ormai meri contenitori di interessi .
Chi come molti di noi è di formazione evoliana afferma, con il grande filosofo, che la “nostra Patria è laddove si combatte per le nostre idee”.
Altri hanno deciso un percorso per molti versi tanto simile a quello di Fini.
Carlo Marx scrisse che la Storia si ripete due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa.