Pista ciclabile e bici fantasma a fuorigrotta: racconto satirico di un serio sperpero di pubblico danaro

Sono le nove del mattino di un giorno qualsiasi del mese di luglio. È una splendida giornata di sole allietata da un fresco venticello di maestrale. Due giovani amici di bell’aspetto, all’incirca ventenni o poco più, sbucano all’improvviso nel bel mezzo di Piazza San Vitale nel quartiere di Fuorigrotta e piazzano un tavolino con tanto di ombrellone parasole e due sedie nei giardini centrali della Piazza, a pochi metri dalla corsia arancione sbiadita, riservata alle biciclette.

È la fatidica “pista ciclabile” o anche la “pista fantasma” come amano definirla i residenti del Viale Augusto.

I due giovani si mettono all’opera, piazzano la loro postazione in maniera da osservare adeguatamente il lungo serpente arancione. Scrutano in ogni direzione, allungano lo sguardo lungo il percorso in cerca di qualcosa o di qualcuno.

A pochi passi un gruppetto di anziani accomodati sulle panchine dei giardinetti li osserva con gran curiosità e un pizzico di incredulità. Qualcuno di loro si avvicina e chiede: – “giuvinò v’hamma mettere qualche firma? Di che partito siete”?? – e un altro anziano aggiunge: – … “ma state facenno o’ sopralluogo? Ma allora è  o’ vero che la ripulite sta corsia”??  E un altro ancora, più duro e risoluto, sbotta: – …..“E’ uno sconcio e poi non la usa mai nessuno. Tanto vale eliminarla”!!

Uno dei due ragazzi, visibilmente imbarazzato, si rivolge al gruppetto degli anziani e risponde: – ……..“per la verità noi siamo qui per premiare il primo ciclista in transito di questa mattina. Qualcuno che va al lavoro in bicicletta anziché usare l’auto propria o anche qualche appassionato di sport all’aperto che vuole mantenersi in salute usando la bici”.

E il secondo ragazzo, prontamente, entra nella discussione rincarando la dose: – ……“Noi siamo venuti per assegnare il “Premio Cittadino Esemplare” messo in palio da alcune Associazioni ambientaliste del territorio per promuovere l’uso della bicicletta e “animare” la pista ciclabile ormai preda di rifiuti mai rimossi e da una copiosa vegetazione spontanea”.

Il silenzio e l’incredulità regnano sovrane tra il gruppo di anziani presenti, cui si sono aggiunte un bel po’ di belle signore di mezza età, alte e bionde. Probabilmente collaboratrici familiari per anziani provenienti dall’Est Europeo. La loro reazione è di sgomento e incredulità assoluta. “Ma come – si domandano – non la usa nessuno questa corsia preferenziale e li premiano pure?” L’imbarazzo si scioglie d’un tratto con il comparire di un barista che porta qualche caffè freddo al tavolino dei due ragazzi. Un pensiero gentile dei pensionati per alleviare gli effetti della calura ormai insopportabile.

“Bevete pure…offre la ditta!” – esclama qualcuno nel gruppetto e continua – “vedrete che farete notte…. occorrerebbe un miracolo per vedere una bicicletta in questa pista ciclabile. Solo la domenica qualche genitore si avventura con i bambini per qualche minuto sulla pista. Ma non c’è sicurezza e con l’inciviltà che regna incontrastata diventa pericolosa per i bambini con le loro piccole biciclette. I grandi? Manco a parlarne, mai visti manco di domenica”!!

Mentre i due “rappresentanti” del Premio ascoltano i pareri dei nostri amici pensionati, qualcuno, tra la folla di curiosi che si è formata, cerca informazioni con un telefonino tramite internet e inizia a fornire dati sulla pista ciclabile alla platea dei presenti:

Pista ciclabile di Napoli       

  • Percorso previsto: 20 km
  • Percorso Effettivo: 5 km da Viale Kennedy al lungomare Caracciolo.

Ideatore del Progetto          

Comune di Napoli: Amministrazione Iervolino (2006 – 2011)

Realizzatore del progetto

Comune di Napoli: Amministrazione De Magistris (2011 – 2016)

Costo del progetto

Più di 1 milione di Euro tramite fondi Comunali e regionali.

 Previsione di ampliamento dell’opera

Allo stato non operativa

 Criticità rilevate

Errori nei tracciati. Troppi percorsi in contro senso, pur se protetti da cordoli.  Vari attraversamenti troppo pericolosi e poco protetti.

Percorso nella Galleria Quattro Giornate in controsenso. Imbocco in Via Duilio particolarmente pericoloso per attraversamento veicoli provenienti da Piedigrotta e percorso in galleria fortemente inquinato.

Percorso ciclabile sempre occupato da motorini in sosta (viale Augusto; Piazza S.Vitale) Accessi occlusi da auto in sosta; Rimozione rifiuti assolutamente inesistente.

Restringimento della carreggiata del viale Augusto con eliminazione servizio di trasporto pubblico e relative fermate ANM e similari, con dirottamento delle linee su via G. Cesare. Conseguente disservizio e disagi per fruitori servizi di trasporto pubblico. Desertificazione del Viale Augusto (percorso da Piazzale Tecchio – Piazza Italia).

Risulta oltremodo scarso l’uso della pista ciclabile nei tratti di attraversamento del quartiere di Fuorigrotta, ove si registra la sostanziale impraticabilità della medesima. Queste le notizie che rimbalzano nella piazza da fonti internet.

Siamo ormai ben oltre mezzogiorno. La pista ciclabile è sempre più rovente ma altrettanto vuota e desolata. Alle 13 il gruppetto di pensionati da forfeit e si accomiata dai due giovani di belle speranze. “Torneremo verso le 17 quando farà più fresco. Giusto il tempo del pranzo e una veloce pennichella” – avverte uno degli amici pensionati. E un altro aggiunge: – “Vedrete che sarete ancora qui al nostro ritorno. Chi volete che passa per questa pista? Vi conviene andare a mangiare qualcosa anche voi, qui è tempo perso. Questa è una pista fantasma”!! E si allontanano veloci in diverse direzioni.

Si sono fatte ormai le 17, il caldo non sembra scemare e i nostri due ragazzi incaricati di premiare il primo ciclista in transito nella “preferenziale a due ruote” sono ormai senza speranza di raggiungere il loro obiettivo. Di lì a poco si materializzano anche i pensionati freschi e vogliosi di dare battaglia con le loro battute: – … “Siete ancora qui? Lo avevamo detto che è tiemp perzo, uagliù”.

Tra le risate generali, qualche sfottò e un ricordo commosso dell’indimenticabile Luciano De Crescenzo, dai nostri amici pensionati, che di esperienza di vita ne hanno da vendere, arriva ai due ragazzi il consiglio di desistere dal loro improbabile impegno: – “Sentite a noi…. questa pista ciclabile è una sola. È stata fatta pe’ piglià voti e comunque a Fuorigrotta ci ha solo inguaiati”. E aggiungono: – … “I soldi spesi potevano usarli per ripiantare le palme nei giardini del Viale Augusto o per aggiustà le tre stazioni della nuova Metropolitana. Si, proprio quella fantasma, come la pista ciclabile! La metropolitana che non funziona”.

“Ma si, a Linea 6” – si eleva un’altra voce dal coro – “quella inaugurata inutilmente da Prodi e Iervolino. Un chilometro e mezzo di linea ferrata da Fuorigrotta a Piedigrotta e dopo pochi mesi l’hanno chiusa! È già tutto fuori uso: piazzette, giardini e stazioni. È nu schifo e nisciuno fa niente”.

Dal gruppo dei pensionati rimbomba ancora una voce sin ora silente: – … “Uagliu’ ca’ pe verè ‘na bicicletta ce vole solo nu miracolo e pe verè nata vota a Polizia Municipale …ce vò nata Olimpiade!”.

Ed è così che tra battute più o meno divertenti, con la consueta bonarietà dei napoletani, i due ragazzi “tolgono le tende”. Si sono fatte le 19 e di biciclette neanche l’ombra. Questa giornata di lavoro e di sfottò è servita almeno a far comprendere a chi deve comprendere che di cattedrali nel deserto e di demagogia spicciola a danno dei cittadini questa città non ha proprio più bisogno! Piuttosto si resta in attesa delle palme al Viale Augusto. Un palmeto storico di cui i fuorigrottesi e l’intera città andavano fieri. Un palmeto negato da un Sindaco che si vanta di essere pure un ambientalista…. E chest’è!!